Ramy Essam, il cantore di Piazza Tahir a Propaganda Live: "L'arte e la musica fanno paura ai dittatori"

"Ho vissuto sulla mia pelle come la musica possa riunire un popolo. Per aver scritto una mia canzone, sette persone sono finite in carcere" ha detto Essam.

Ramy Essam
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20 Novembre 2020 - 21.55


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Ospite a Propaganda Live è Ramy Essam, il ‘cantore di Piazza Tahrir’ durante la ‘Primavera araba’ del 2011. Dopo la sua esibizione, intervistato da Diego Bianchi, ha dichiarato: “L’arte e la musica sono una fonte di paura per i dittatori. Ho vissuto sulla mia pelle come la musica possa riunire un popolo. Per aver scritto una mia canzone, sette persone sono finite in carcere”.
Essam si riferisce al fatto che nel 2018 l’Egitto ha arrestato alcune persone connesse alla canzone Balaha (‘dattero’, un epiteto con cui è chiamato in maniera dispreggiativa Al-Sisi) tra cui il regista del videclip del video, Shady Habash, morto in carcere quest’anno. Le canzoni di Essam sono bandite in Egitto e lui non può esibirsi in pubblico. 

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