A Rovigo una mostra per Toulouse-Lautrec
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A Rovigo una mostra per Toulouse-Lautrec

200 opere protagoniste. Oltre al francese, presenti anche Van Gogh e Degas.

A Rovigo una mostra per Toulouse-Lautrec
Fonte: www.storicang.it
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26 Febbraio 2024 - 09.16 Culture


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A Rovigo, nel palazzo rinascimentale Roverella, si potrà assistere alla mostra speciale dedicata a Henri de Toulouse-Lautrec, artista dall’infinita creatività scomparso a soli 37 anni nel 1901 a causa di una grave malattia genetica.

L’esposizione, in mostra fino al 30 giugno, non mira solo a raccontare i diversi aspetti, ma vuole far capire quanto fossero originali i dettagli del noto creatore di affissioni, con opere variegate e dalle mille emozioni e sensazioni differenti: dalla grafia della pubblicità all’astrattismo decontestualizzato, dalla gioia dinamica delle ballerine del Moulin Rouge alla tristezza delle periferie industriali.

La mostra è curata da Fanny Girard (direttrice anche del museo ad Albi dedicato a Toulouse-Lautrec), Jean-David Jumeau-Lafond e Francesco Parisi.

Proprio i curatori spiegano il loro punto di vista sulla mostra:

“Viene indicata come Belle Epoque solo per contrappasso dopo la prima guerra mondiale, in realtà epoca di stravolgimenti sociali”, dice Francesco Parisi,. Aggiunge, “Non è una mostra superficiale come quelle su di lui che si sono succedute negli ultimi 30 anni, ma una mostra con solide basi scientifiche per fare di Palazzo Roverella un luogo di ricerca”.

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Queste sono le parole di Fanny Girard: “Una mostra che rimette l’artista al centro del suo contesto”.

Tra le 200 opere presenti a palazzo Roverella, oltre a quelle di Toulouse-Lautrec, si possono trovare anche quelle di altre figure illustri: Corman (tra i suoi maestri), Van Gogh (suo compagno di studi), Degas (suo ispiratore), e tanti altri.

Inoltre, è possibile ammirare la nuovissima sezione dedicata interamente a “Les Arts Incohérents”, movimento artistico francese che portò all’anticipazione di tecniche adottate dalle avanguardie del Novecento e curata da Johan Naldi.

La mostra trova anche la piena collaborazione di Nicholas Zmelty, oltre al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, oltre a Intesa Sanpaolo.

Come ha spiegato il pronipote Bernard du Vignaud alla presentazione a Rovigo: “Aprono molte porte del tutto originali sul mio prozio e lo rimettono al centro della sua epoca”.   

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