di Diego Perugini
In questo mondo di musica plastificata e usa-e-getta, per fortuna c’è ancora posto per progetti ambiziosi e di spessore. Come “Reunion”, terzo album di Saverio Lanza, appena uscito per Freecom/Futurecords.
Per chi non lo sapesse, Lanza è artista a 360°: musicista, compositore, produttore e direttore d’orchestra, con alle spalle eclettiche esperienze e collaborazioni illustri. Da Piero Pelù a Irene Grandi e Stefano Bollani, sino a Cristina Donà con cui ha diviso il recente e ottimo tour “Spiriti Guida”.
Il titolo, “Reunion”, ha un riferimento molto personale: “Per anni ho vissuto una specie di schizofrenia lavorativa a contatto con mondi diversissimi tra loro, spinto dalla curiosità di scoprirne i linguaggi, in profondità e senza pregiudizi. E stavolta ho voluto riunirmi con me stesso e tirare le somme. Per non perdermi” racconta Lanza.
Il risultato è un album difficile da etichettare, in un avvolgente equilibrio fra pop, classica e contemporanea, dove elettronica e chitarre rock si mescolano a improvvisazioni corali e suoni ambientali.
Il tutto senza limiti e confini di genere, ma con una forte ispirazione spirituale e riminiscenze di musica sacra, fra visioni cosmiche e riflessioni intime.
Si spazia così dal nuovo singolo “James Webb”, dedicata al telescopio più potente del mondo (acceso nel 2021 per osservare la genesi dell’universo con strumenti a infrarossi), sino alla conclusiva “L’eco di un’epoca”, che riporta un piccolo momento di vissuto familiare, con la voce della madre di Lanza registrata in modo estemporaneo con il cellulare. Spiccano inoltre le voci ospiti della stessa Donà, di Monica Demuru e Lucia Sargenti, che regalano ulteriori suggestioni ai brani.
Il risultato è un album libero e intrigante, da ascoltare con attenzione e senza fretta, lontano mille miglia dal banale “mainstream” oggi così in voga. E, intanto, già si pensa ad alcune date dal vivo in un contesto che possa restituire al meglio il senso e l’atmosfera del disco.
“E’ chiaro che un lavoro del genere non può ambire alla testa delle classifiche – conclude Lanza – Mi piacerebbe però che aprisse strade e desse possibilità. Per esempio quelle di fare concerti e portare la mia musica al pubblico nelle situazioni adatte”.