Una rappresaglia digitale: Il gruppo di hacker russi noName057 ha rivendicato su Telegram alcuni attacchi lanciati a siti istituzionali italiani, in concomitanza con la visita a Roma del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Secondo quanto scritto dal gruppo, sono stati assaltati dai pirati informatici i siti del Viminale e quello del Consiglio superiore della Magistratura, che sono però attualmente accessibili.
Attacco al sito del Viminale
L’attacco al sito del ministero dell’Interno è stato annunciato da noName con l’affermazione “Mettiamolo fuori uso”. Si tratta dei classici attacchi D-Dos, che puntano a saturare la funzionalità di alcuni servizi, ma non sono attacchi distruttivi. Nel mirino dei pirati sono finiti in queste ore anche siti istituzionali lituani.
Sotto tiro anche il sito del Csm
Quanto all’assalto sferrato al sito del Consiglio superiore della magistratura, chiamato dagli hacker “Supremo Consiglio Giudiziario d’Italia”, è stato organizzati dai pirati collegando la loro azione odierna proprio al viaggio di Zelensky “Bandera” (Stepan Bandera, guida del movimento nazionalista ucraino durante la Seconda guerra mondiale e vicino all’ideologia nazista).