Un’inchiesta esclusiva pubblicata da Reuters il 25 luglio 2025 ha portato alla luce un episodio fino ad ora sconosciuto, ma di straordinaria rilevanza geopolitica: nel settembre 2022, durante una cruciale controffensiva ucraina per liberare territori occupati dalla Russia, Elon Musk, CEO di SpaceX, avrebbe ordinato la disattivazione del servizio di internet satellitare Starlink in alcune aree strategiche, tra cui la regione di Kherson. Questa decisione, secondo l’investigazione condotta dai giornalisti Joey Roulette, Cassell Bryan-Low e Tom Balmforth, ha avuto un impatto diretto sulle operazioni militari ucraine, compromettendo la capacità delle truppe di coordinarsi e portando al fallimento di un’operazione chiave. L’inchiesta, basata su interviste con oltre tre dozzine di fonti con conoscenza diretta delle attività di SpaceX, solleva interrogativi sul ruolo delle infrastrutture private in un conflitto armato e sul potere esercitato da un singolo individuo in un contesto bellico.
Il contesto dell’offensiva ucraina e il ruolo di Starlink
Nel settembre 2022, l’Ucraina era impegnata in una controffensiva per riconquistare territori occupati dalle forze russe, con un focus particolare sulla regione di Kherson, a nord del Mar Nero. In quel periodo, Starlink, il servizio di internet satellitare di SpaceX, era diventato un pilastro fondamentale per le comunicazioni militari ucraine. Grazie alla sua rete di migliaia di satelliti in orbita terrestre bassa, Starlink garantiva connettività in aree devastate dal conflitto, dove le infrastrutture terrestri erano state distrutte o rese inaccessibili. L’inchiesta di Reuters sottolinea che l’Ucraina aveva ricevuto oltre 50.000 terminali Starlink, finanziati in parte da SpaceX e in parte da donatori internazionali, tra cui Polonia, Stati Uniti e Germania.Il servizio era essenziale per il coordinamento delle operazioni militari, l’utilizzo di droni per la sorveglianza e il puntamento dell’artiglieria, e per mantenere le comunicazioni tra le unità sul campo. Il Ministero della Difesa ucraino aveva pubblicamente riconosciuto l’importanza di Starlink, definendolo un “game changer” nella guerra contro la Russia. Tuttavia, proprio nel momento in cui le truppe ucraine stavano avanzando per accerchiare le forze russe a Kherson, il servizio Starlink è stato improvvisamente interrotto in alcune aree strategiche.
La decisione di Musk e le sue conseguenze
Secondo tre fonti vicine alla vicenda citate da Reuters, la disattivazione del servizio è stata ordinata direttamente da Elon Musk. Alla fine di settembre 2022, Musk avrebbe contattato un ingegnere senior presso la sede di SpaceX in California, dando istruzioni di spegnere la copertura Starlink in diverse regioni, tra cui Kherson. L’interruzione ha causato un blackout immediato delle comunicazioni, con conseguenze devastanti sul campo di battaglia. I droni ucraini, che dipendevano da Starlink per la trasmissione di dati in tempo reale, hanno smesso di funzionare. Le unità di artiglieria, prive di connettività per il puntamento, non sono riuscite a colpire i bersagli previsti. Un ufficiale militare ucraino, intervistato da Reuters, ha descritto un diffuso stato di panico tra le truppe, sottolineando che l’interruzione ha contribuito direttamente al fallimento di un’operazione volta ad accerchiare le forze russe.L’inchiesta non specifica nel dettaglio le motivazioni esatte di Musk per questa decisione. Una delle fonti suggerisce che il CEO di SpaceX fosse preoccupato che i successi militari ucraini potessero provocare una rappresaglia nucleare da parte della Russia, un timore che, sebbene non confermato, potrebbe aver influenzato la sua scelta. Tuttavia, Reuters non fornisce prove dirette di comunicazioni tra Musk e rappresentanti russi o di altre pressioni esterne che potrebbero aver motivato l’ordine.
L’impatto immediato e le reazioni
L’interruzione del servizio Starlink non è stata solo un problema tecnico, ma ha avuto conseguenze strategiche immediate. L’operazione di accerchiamento a Kherson, che mirava a isolare le forze russe, è fallita, ritardando la liberazione della regione, che è avvenuta solo a novembre 2022. Funzionari militari ucraini e americani, colti di sorpresa dall’interruzione, hanno espresso sconcerto e preoccupazione per la dipendenza da un servizio controllato da un’entità privata. Un funzionario ucraino ha dichiarato a Reuters che il blackout ha evidenziato la vulnerabilità di affidarsi a Starlink, mentre un ufficiale statunitense ha sottolineato il rischio di lasciare infrastrutture critiche nelle mani di un singolo individuo.La notizia, resa pubblica solo nel 2025, ha suscitato reazioni immediate sui social media, in particolare su X, dove molti utenti hanno accusato Musk di aver favorito la Russia e compromesso gli sforzi ucraini. Alcuni hanno chiesto che il miliardario venga ritenuto responsabile per le sue azioni, mentre altri hanno criticato il potere sproporzionato esercitato da un privato su un’infrastruttura strategica. Musk ha risposto alle accuse con un post su X, dichiarando: “A scanso di equivoci, indipendentemente da quanto io sia in disaccordo con la politica ucraina, Starlink non spegnerà mai i suoi terminali”. Tuttavia, questa dichiarazione non sembra smentire direttamente i dettagli dell’inchiesta, che si riferisce a un’interruzione temporanea e localizzata, non a una disattivazione completa del servizio.
Starlink: un’infrastruttura globale con implicazioni strategiche
L’inchiesta di Reuters colloca l’episodio in un contesto più ampio, evidenziando il ruolo crescente di Starlink come infrastruttura critica a livello globale. Con oltre sei milioni di utenti in 140 Paesi e un fatturato stimato di 9,8 miliardi di dollari nel 2025, che rappresenta circa il 60% delle entrate totali di SpaceX, Starlink non è solo un servizio commerciale, ma una risorsa strategica utilizzata da governi e forze armate in tutto il mondo. La sua importanza è ulteriormente sottolineata dalla dipendenza dell’Ucraina, che ha fatto di Starlink un pilastro delle sue operazioni militari.Tuttavia, l’episodio di Kherson evidenzia i rischi di questa dipendenza. La possibilità che un singolo individuo, come Musk, possa prendere decisioni unilaterali che influenzano l’esito di un conflitto armato solleva gravi interrogativi sulla sovranità digitale e sulla sicurezza internazionale. L’inchiesta di Reuters cita funzionari ucraini e americani che, dopo l’interruzione, hanno iniziato a esplorare alternative a Starlink, riconoscendo la necessità di ridurre la dipendenza da un attore privato i cui interessi potrebbero non coincidere con quelli degli Stati alleati.
La tempistica e il contesto dell’inchiesta
L’inchiesta di Reuters arriva in un momento di particolare attenzione su Starlink, a seguito di un outage globale del servizio il 24 luglio 2025, attribuito a un problema software interno. Questo blackout, che ha colpito anche le forze ucraine, ha ulteriormente evidenziato la vulnerabilità di un sistema controllato da un’unica entità. Sebbene l’outage del 2025 sia stato accidentale, la rivelazione dell’interruzione intenzionale del 2022 amplifica le preoccupazioni sulla gestione di Starlink e sul ruolo di Musk.L’investigazione di Reuters si basa su un lavoro meticoloso, condotto da un team di giornalisti con esperienza, tra cui un vincitore del Pulitzer 2024 per la copertura dell’impero imprenditoriale di Musk. Le oltre tre dozzine di fonti intervistate, molte delle quali con conoscenza diretta delle operazioni di SpaceX, conferiscono all’inchiesta un alto grado di credibilità. L’episodio, rimasto nascosto per quasi tre anni, rappresenta una delle prime prove documentate di come le decisioni di Musk abbiano influenzato direttamente il corso del conflitto ucraino.