Poco importa se la notizia ha fatto il giro del mondo imponendosi sulla prima pagina di tv e giornali di ogni latitudine, al Tg2 delle 13 Trump disperato che prova ad imbrogliare i risultati elettorali minacciando con fare mafioso il segretario di Stato della Georgia merita solo 15 secondi all’interno del servizio di uno dei corrispondenti Rai a New York. Pochi passaggi nel servizio, tutto puntato, invece, sulla inquietante manifestazione “selvaggia” che lo stesso Trump ha convocato per turbare uno dei passaggi più delicati previsti in Usa per determinare il passaggio di poteri tra il presidente uscente e quello eletto.
Ovviamente, niente titolo al Tg2, lì dove dalla Cnn alla Bbc e Al Jazeera, senza nominare le maggiori reti televisive del pianeta, sulla registrazione della clamorosa telefonata intimidatoria di Trump hanno fatto la notizia del giorno, titolo compreso, come il buon giornalismo indica. Così per la carta stampata. Invece, il Tg2 diretto da Sangiuliano solo 15 secondi all’interno di un servizio che puntava su altro, su un Trump battagliero che non è disposto a mollare e che ci prova a minacciare anche esponenti di rilievo del suo partito.
“Il Tg2 insabbia lo scandalo della telefonata di minacce di Trump per ribaltare l’elezione di Biden pubblicata dal Washington Post – sottolinea un post di Michele Anzaldi, segretario della Commissione Parlamentare di Vigilanza – nessuno spazio nei titoli, notizia nascosta in un servizio filo-Trump, addirittura con l’appello dell’ormai ex presidente alla protesta in piazza”.
“Si può pagare il canone per un’informazione così faziosa e squilibrata persino sulla politica americana? – si chiede Anzaldi (Iv) – Che aspetta la nuova Agcom ad intervenire?”
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