No Tav, è guerriglia: decine di feriti e 5 fermi

Chiusa la Torino-Bardonecchia. La gente della Val di Susa contro l'alta velocità. Scontri e feriti.

No Tav, è guerriglia: decine di feriti e 5 fermi
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3 Luglio 2011 - 17.38


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Di Giulia Nitti

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Scontri in Val di Susa tra alcuni dei manifestanti No-Tav e le forze dell’ordine. Alcune centinaia di giovani si sono infatti staccati dai cortei partiti da Giaglione ed Exilles e attraverso i boschi attaccano gli agenti schierati nell’area del primo cantiere della Tav Torino-Lione a Chiomonte.

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Lancio di petardi, forse bombe carta, contro la polizia, che risponde con i lacrimogeni. Raggiunti da pietre un operaio e un agente. Almeno 46 i feriti tra le forze dell’ordine. Altri invece tra i manifestanti, tra i quali si contano anche cinque fermi.

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2 cortei

Sono due i cortei dei valsusini che oggi arriveranno fino a Chairomonte, il luogo dov’è il cantiere per il cunicolo della Maddalena.

Così sin dalle prime ore di stamattina centinaia di persone sono giunte in Val di Susa.

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Uno due punti di concentramento è a Giaglione, vicino Susa, nei pressi del campo sportivo. Da lì i dimostranti sono partiti non rispettando il percorso concordato con le forze dell’ordine, per arrivare attraverso i sentieri nei boschi nella zona recintata del cantiere.

L’altra concentramento è invece a Exilles. Da lì il corteo si muove con in testa i bambini che reggono uno striscione con lo slogan “Giù le mani dalla Val di Susa”, con sotto la foto di Falcone e Borsellino.

Molti i pullmann confluiti ad Exilles.

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Intano l’autostrada Torino-Bardonecchia è stata chiusa per ragioni di sicurezza, a causa di un lancio di pietre dai boschi che circondano l’arteria

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