Di Giulia Nitti
Scontri in Val di Susa tra alcuni dei manifestanti No-Tav e le forze dell’ordine. Alcune centinaia di giovani si sono infatti staccati dai cortei partiti da Giaglione ed Exilles e attraverso i boschi attaccano gli agenti schierati nell’area del primo cantiere della Tav Torino-Lione a Chiomonte.
Lancio di petardi, forse bombe carta, contro la polizia, che risponde con i lacrimogeni. Raggiunti da pietre un operaio e un agente. Almeno 46 i feriti tra le forze dell’ordine. Altri invece tra i manifestanti, tra i quali si contano anche cinque fermi.
2 cortei
Sono due i cortei dei valsusini che oggi arriveranno fino a Chairomonte, il luogo dov’è il cantiere per il cunicolo della Maddalena.
Così sin dalle prime ore di stamattina centinaia di persone sono giunte in Val di Susa.
Uno due punti di concentramento è a Giaglione, vicino Susa, nei pressi del campo sportivo. Da lì i dimostranti sono partiti non rispettando il percorso concordato con le forze dell’ordine, per arrivare attraverso i sentieri nei boschi nella zona recintata del cantiere.
L’altra concentramento è invece a Exilles. Da lì il corteo si muove con in testa i bambini che reggono uno striscione con lo slogan “Giù le mani dalla Val di Susa”, con sotto la foto di Falcone e Borsellino.
Molti i pullmann confluiti ad Exilles.
Intano l’autostrada Torino-Bardonecchia è stata chiusa per ragioni di sicurezza, a causa di un lancio di pietre dai boschi che circondano l’arteria
