L’Antimafia senza confini

Il 25 ottobre al parlamento europeo sarà discusso il rapporto sulla criminalità organizzata che è stato approvato ieri a Strasburgo con 49 sì e 2 astensioni

L’Antimafia senza confini
Preroll AMP

Desk Modifica articolo

1 Ottobre 2011 - 23.17


ATF AMP

di Laura Aprati

Top Right AMP

Il 25 ottobre, nelle sessione plenaria del parlamento europeo, sarà discusso il rapporto sulla criminalità organizzata presentato dalla Commissione libertà civili, giustizia e affari interni che è stato presentato ieri a Strasburgo da Sonia Alfano (Idv) ed approvato all’unanimità con 49 sì e 2 astensioni.

Il rapporto prevede l’estensione del reato di associazione mafiosa, per ora presente solo in Italia, a tutti i paesi della Comunità ma soprattutto prevede l’istituzione di una commissione parlamentare antimafia europea. Se il 25 ottobre approverà il rapporto la Commissione dovrà essere istituita entro tre mesi e già dopo sei mesi dovrà presentare i primi risultati su “le organizzazioni criminali che operano attraverso le frontiere e sulle appropriazioni di fondi pubblici e le contaminazioni dell’economia legale e del sistema finanziario” europei.

Dynamic 1 AMP

Fenomeni oramai di importanza fondamentale nell’economia europea e che, nella scorsa primavera, erano stati denunciati, proprio al Parlamento Europea dal Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso.

Un’altra richiesta, contenuta nel rapporto, è l’istituzione della Procura europea, che integri la Corte europea di giustizia, potenzi Eurojust, l’agenzia antifrode Olaf ed Europol, con particolare attenzione alla criminalità organizzata transnazionale.

E proprio sul crimine organizzato Transcrime, il centro interuniversitario sul crimine organizzato dell’Universita’ Cattolica di Milano e dell’Universita’ di Trento, ha recentemente presentato a Budapest i risutati preliminari di un’analisi esplorativa sull’evoluzione del fenomeno negli ultimi dieci anni con particolare riferimento alle confische dei beni in Italia. Il professor Ernesto Savona, presidente di Transcrime, parla del rapporto come di una base importante di discussione all’interno del Parlamento ma pone qualche perplessita’ per un’approvazione in breve tempo.

Dynamic 1 AMP

L’argomento è in effetti ancora di difficile assorbimento da parte di molti Stati anche se come dice la dottoressa Anna Canepa, magistrato della Direzione Nazionale Antimafia, “Questo rapporto è un atto di grande consapevolezza, un passo avanti per la lotta al crimine organizzato. Finalmente si è preso coscienza che il fenomeno non e’ solo italiano, e del Sud in particolare. Adesso se si arriverà ad una Commissione Europea Antimafia essa dovrà vigilare, essere uno stimolo ed un osservatorio e rifuggire dal diventare una delle tante istituzioni. Solo allora servirà veramente”.

Sicuramente un passo avanti, sicuramente una presa di coscienza e la volontà di uniformare leggi e tipologie di intervento. Un impegno forte che deve essere portato avanti da tutti i governi altrimenti corriamo il rischio di trovarci di fronte a situazioni contraddittorie come ricorda l’On.le Laura Garavini, capogruppo del PD in Commissione Antimafia ed eletta a Berlino “Sulla confisca dei beni, per esempio, la Germania ha promulgato una legge che permette la confisca sul proprio territorio relativamente a procedimenti in corso in altri Paesi. L’assurdo è che proprio il nostro Governo non ha recepito la normativa quadro europea che ha inserioto questa nuova opportunità

Come dire: una lotta alla mafia a fasi alterne.

Dynamic 1 AMP

Un altro punto nodale, e di scottante attualita’, del rapporto presentato ieri è “l’impegno a stabilire norme per assicurare l’incandidabilità di persone condannate per reati di partecipazione a organizzazioni criminali o commessi nell’ambito delle stesse compresi i reati di favoreggiamento e corruzione”, chiedendo agli stati membri di stabilire norme analoghe per le elezioni nazionali. Un impegno che,forse, non sara’ accolto con molta facilita’.

FloorAD AMP
Exit mobile version