Oltre 100 milioni di euro il taglio ai servizi socio assistenziali nel bilancio 2012 della Regione Lombardia. La Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha), a cui aderiscono una trentina di enti, è pronta non solo a scendere in piazza, ma anche a rivolgersi alla giustizia perché i diritti fondamentali delle persone siano garantiti. Il bilancio verrà votato dall’Assemblea regionale mercoledì 21 dicembre. Sotto l’albero di Natale per i disabili ci sarà solo carbone.
La Ledha indirà uno “stato di mobilitazione permanente”: chiedono da mesi un confronto con la Regione e con i comuni e le province. “Ad oggi risulta che per gli interventi delle politiche sociali siano stati previsti 40 milioni di euro, 30 milioni in meno rispetto all’anno in corso con una diminuzione pesantissima in percentuale e in termini assoluti”. In aggiunta bisogna poi calcolare i circa 85 milioni di euro di minori trasferimenti dallo Stato ai Comuni lombardi.
Serve un confronto sulla “definizione dei livelli essenziali socio assistenziali”, sulla “presa in carico dell’ente pubblico non suddivisa per bisogni ma riunificata da progetto di vita personalizzato (art. 14 della legge 328) in modo da poter monitorare non solo la spesa sostenuta per ogni cittadino con disabilità ma anche l’efficacia delle politiche sociali attivate”, e “un ‘Piano per la vita indipendente’ che declini questo diritto umano fondamentale tenendo in considerazione tutti i livelli di disabilità: motori, intellettivi e cognitivi, sensoriali”.
