Duello rusticano tra Alemanno e Gabrielli
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Duello rusticano tra Alemanno e Gabrielli

Continua nello studio di Lucia Annunziata la polemica tra sindaco e Protezione civile sul caos delle due giornate romane sotto la neve.

Duello rusticano tra Alemanno e Gabrielli
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5 Febbraio 2012 - 15.39


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Paroloni. Volano paroloni dalle parti del Campidoglio. Verso la Protezione civile, è chiaro. «Bertolaso ci metteva la faccia, oggi alla protezione civile sono dei passacarte», ha detto il sindaco Gianni “Fioccodineve” Alemanno ai microfoni di SkyTg24. La polemica è contro Franco Gabrielli, che oltre ad essere il nuovo capo (al posto di Bertolaso),gli ha fatto fare una pessima figura in tutte le [url”materie scientifiche”]http://www.globalist.es/Detail_News_Display?ID=6974&typeb=0&Asini-in-fisica-pioggia-in-millimetri-neve-a-centimetri[/url].

Così a lungo andare e dopo un bel po’ di schiamazzo a distanza, il sindaco decide di dare del codardo a Gabrielli e lo accusa di fuggire. Lo scenario diventa da “cappa e spada”. «Oggi avrei dovuto partecipare alla trasmissione In Mezzorain
onda alle 14.30 su Rai3, confrontandomi con il Capo della
Protezione Civile Nazionale, Franco Gabrielli. Apprendo adesso
che il dottor Gabrielli, invitato prima di me dalla dottoressa
Lucia Annunziata si
rifiuta di partecipare alla mia presenza». Allora niente duello ravvicinato? Con l’inizio della trasmissione è tutto chiaro: Gabrielli in studio, Fioccodineve Alemanno al telefono.

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Gabrielli: «Contesto tutte le affermnazioni di Alemanno. I bollettini emanati erano corretti e indicavano un’unità prevista dagli standard internazionali, adeguata soprattutto alla vicenda romana dove ci sono state zone in cui pioveva e zone in cui nevicava».
«Io ho replicato solo sulle agenzie, non sono andato in tv. Sono stato definito ridicolo, incapace, inadeguato e incompetente. Nonostante questo la mia prima apparizione è da lei», ha aggiunto, rivolgendosi a Lucia Annunziata.

Il sindaco ruggisce: «Ci vuole una commissione d’inchiesta» per fare chiarezza sulla previsione e sulla gestione dell’emergenza, visto che «da parte della Protezione civile questa nevicata non era stata segnalata come un evento eccezionale che si verifica una volta ogni 50 anni».

Gabrielli è tranquillo: «Giovedì scorso ho convocato un
Comitato operativo nazionale della Protezione civile
sull’emergenza maltempo in arrivo – dice – cui erano presenti anche
Comune di Roma, Provincia e Regione Lazio: ho chiesto a tutti
i partecipanti se c’erano criticità e se c’era bisogno del
concorso del sistema nazionale e nessuno ha formulato
richieste».

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Alemanno la butta in caciara e ricorda che in occasione della piena del Tevere, l’allora capo della
Protezione Civile Bertolaso si fece carico del coordinamento. Ma Gabrielli si fa carico di rispondere: «Lei sta parlando di due cose diverse. E sulle problematiche di protezione civile forse qualcosa più di lei le posso dire. L’emergenza sul Tevere non ha nulla a che
vedere con la neve, il raffronto è fuori luogo».

Arrivano i suoi. Certo che questa storia dell’indagine parlamentare ha ringalluzzito il Pdl. Ed ecco che in aiuto di Fioccodineve arriva Gasparri: «Sul ruolo della protezione civile e sui palesi limiti della sua attuale attività chiederemo chiarimenti al governo nelle sedi parlamentari. Per fortuna il sindaco aveva disposto per venerdì la chiusura delle scuole. Che avevano fatto gli uffici competenti che fanno capo a Palazzo Chigi? Nulla. Il comune intensifichi comunque la sua attività per garantire l’agibilità di strade e marciapiedi che il gelo rende in vari casi pericolosi». Veramente una fortuna, quel venerdì mattina che, per matenere la pace sociale, anche in una città sorniona come Roma, è meglio non ricordare.

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Pdl orfano di Bertolaso. Il Pdl presenterà un atto parlamentare «per verificare comportamenti e responsabilità della Protezione
Civile nella gestione dell’emergenza maltempo, soprattutto nella
città di Roma», ha annunciato segretario del Pdl Angelino Alfano. «Non temo l’inchiesta. Sono però molto preoccupato che la polemica indebolisca un sistema di cui il Paese ha un grande bisogno», ha risposto Gabrielli.
Fino ad ora comunque, una cosa è certa: il sale lo hanno messo i comuni, il pepe la cittadinanza con gli accidenti mandati in due giornate di caos che non si misura in cm o mm. Ma in gradi di….

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