Si muove con cautela la procura di Brindisi, che sta interrogando l’uomo identificato dalla registrazione di una videocamera di sorveglianza, posta a pochi metri dalla scuola. L’uomo era dato per scomparso da Brindisi, ma rintracciato qualche ora dopo. Potrebbe essere lui l’autore della strage, ma per ora non ci sono fermi, né arresti.
Il video al vaglio degli investigatori, mostra un uomo con una mano sempre infilata in tasca – probabilmente dovuto ad un’invalidità al braccio e un lieve problema ad una gamba -. Sembra che il sospetto – un perito informatico ed elettronico – soffra dello stesso tipo di inabilità. Insieme a lui è stato portato in questura anche il fratello, per essere interrogato.
Nonostante nessun provvedimento sia ancora stato preso, la pista che si sta seguendo è quella del terrorismo. Secondo quanto si apprende, nel primo pomeriggio di oggi, nella procura è stato fatto entrare un camion che trasportava bombole di gas e un bidone della spazzatura. Si pensa ad una verifica tecnica per comprendere le modalità dell’attentato.
Ma le altre prove sono contenute nel video in mano agli inquirenti, che mostra un uomo sulla cinquantina, con pantaloni chiari, giacca scura e scarpe da ginnastica, in attesa di azionare il telecomando che ha poi innescato gli ordigni esplosi sabato 19 maggio. L’uomo portato oggi in questura pare invece più giovane di quello nel video. Solo indizi, dunque per il momento, e nessuna certezza.
