Corte dei Conti: troppe tasse

Troppa pressione fiscale rallenta l'economia. La crescita nel nostro paese è asfittica. E nella sanità continua a dilagare la corruzione. Questo il quadro fatto dalla Corte dei Conti.

Corte dei Conti: troppe tasse
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5 Giugno 2012 - 13.17


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La pressione fiscale in Italia è troppo alta e continua a rallentare dell’economia. Lo dice la Corte dei conti nel rapporto 2012 sul coordinamento della finanza pubblica, sottolineando come la scelta di accentuare la manovra dal lato delle entrate per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 porti con sé una controindicazione: quella degli “impulsi recessivi che una maggiore imposizione trasmette all’economia reale”. Per la magistratura contabile: “Il 2011 ci ha consegnato la realtà di un sistema impositivo ancora distante dal modello europeo: segnato dalla coesistenza di un’elevata pressione fiscale e di un elevatissimo tasso di evasione”. Il presidente delle sezioni riunite della Corte dei Conti Luigi Mazzillo ha spiegato che l’aumento della pressione fiscale, infatti, provoca impulsi recessivi provocando un rischio di avvitamento.

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L’evasione di Iva e Irap ammonta a oltre 138 miliardi di euro. Questa è la somma perduta dallo Stato nel triennio 2007-2009. E la crescita nel 2011 è stata “asfittica” e il gettito fiscale è rimasto sotto le attese. Poi il capitolo “Sanità e corruzione”. “Nonostante i progressi evidenti nei risultati economici, il settore sanitario continua tuttavia a presentare fenomeni di inappropiatezza organizzativa e gestionale che opportunamente ne fanno un ricorrente oggetto ai fini di programmi di tagli alla spesa”, ha detto Luigi Mazzillo, che ha denunciato “frequenti episodi di corruzione a danno della collettività che continuano ad essere segnalati”.

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