Ruby: «Ad Arcore? Se volevi facevi»

La marocchina chiede di essere convocata in tribunale. Intanto dichiara: «Berlusconi non mi ha mai fatto proposte sessuali esplicite. Non manderei mai mia figlia ad Arcore».

Ruby: «Ad Arcore? Se volevi facevi»
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25 Ottobre 2012 - 20.37


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Karima El Mahroug ha una voglia pazza di parlare. Lo fa coi giornalisti, in tv e vorrebbe farlo anche in tribunale, stando a quanto sostiene. Intervistata da Tgcom24 alla vigilia della nuova udienza del processo che vede l’ex premier imputato per concussione e prostituzione minorile, Ruby chiede di essere convocata dai giudici: «Sono io il fulcro di questo processo e dovrebbero chiamare me. Non vedo l’ora che mi chiamino e quando mi chiameranno ci andrò». E alla domanda se ci siano stati o meno rapporti intimi con l’allora Presidente del Consiglio, Ruby ha risposto secca: «Assolutamente no», come del resto ha sempre affermato in precedenza.

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Poi però, ai microfoni di Servizio Pubblico, la trasmissione di Michele Santoro che oggi debutta su La7, ha ammesso: «Si ballava. Ognuna faceva quello che riteneva giusto fare. C’era la ragazza più spigliata e quello meno, c’era quella che lo voleva fare, quella che no. Se lo volevi fare lo facevi, se no stavi seduta sul divano». E ancora: «Balletti hard? Sì. Le ragazze sono sempre libere, maggiorenni e vaccinate. Se il premier ha provato a fare sesso con me? Chiedermelo in maniera esplicita, no. Dipende dalla ragazza come si pone. Fra 30 ragazze lui capisce dove può e dove non può». «Se manderei mia figlia Sofia ad Arcore? Assolutamente no», risponde la ragazza marocchina.

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