Si conclude con 40 condanne il primo processo contro le infiltrazioni della ‘ndrangheta calabrese a Milano. Le pene vanno dai 3 ai 20 anni. Tra i condannati – a 13 anni – c’è L’ex dirigente della Asl di Pavia,
Carlo Chiriaco. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Chiriaco
“avrebbe favorito gli interessi economici della ‘ndrangheta
garantendo appalti pubblici e proponendo varie iniziative
immobiliari”. Inoltre, avrebbe fatto da ‘cerniera’ tra
l’organizzazione criminale e i politici. A 18 anni di carcere
e’ stato invece condannato Pino Neri, il ‘capo dei capi’ della
‘ndrangheta in Lombardia.
Alcuni imputati condannati nel
processo ‘Infinito’ dovranno risarcire con un milione la
regione Lombardia. Inoltre, sono stati
determinati risarcimenti a favore della provincia di Monza e
Brianza (300 mila euro), della regione Calabria (200 mila
euro), del comune di Seregno (300 mila euro), del comune di
Desio (300 mila euro), del comune di Bollate (200 mila euro),
del comune di Pavia (300 mila euro), della Federazione
anti-racket italiana (50 mila euro).