Sono riamasti tutti con un palmo di naso, tranne forse i pm che probabilmente se lo aspettavano. Al processo che vede coinvolto Silvio Berlusconi sullo sfruttamento della prostituzione minorile, non si è presentata la principale teste, Ruby Rubacuori, al secolo Karima El Marough. Ma non aveva avvertito. Nessuno. Neanche il suo avvocato.
Durissimo il commento di Ilda Boccassini, la pm della Procura di Milano che conosce molto bene Silvio Berlusconi, avendo seguito a fondo per vent’anni la storia dell’ex premier. Non ha usato mezze parole: ”Questa è una strategia per
dilatare i tempi del processo per arrivare alla campagna
elettorale”.
In pratica secondo Boccassini a Ruby sarebbe stato “consigliato” di non presentarsi. L’avvocato della ragazza ha sostenuto di aver provato a chiamarla più volte, ma di aver soltanto ricevuto un messaggio con cui Ruby informa che è al’estero, e non sa quando tornerà: “Ho cercato di mettermi in
contatto con la ragazza, ma il suo cellulare è staccato e anche
quello del suo ragazzo – si è giustificato l’avvocato Paolo Boccardi – lei mi ha mandato un sms per dire che è
all’estero ma non ho la documentazione di questo viaggio e non
so quando tornera”. Quindi, ha aggiunto, non si sa se Ruby si farà viva il prossimo 17 dicembre.
Boccassini ha quindi chiesto che Ruby venga considerata “teste decaduta” : “Non credo che si presenterà”. Ne è seguito un duro battibecco con l’avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini “Questo è
intollerabile, questa è una aggressione alla difesa”.
Boccassini ha aggiunto: “conosco le strategie della difesa
dell’imputato Berlusconi da tempo”. I giudici si sono ritirati
in camera di consiglio per valutare tempi e modi dell’eventuale
testimonianza di Ruby.
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