Decalogo choc per gli immigrati: non picchiare le donne, non sputare...
Top

Decalogo choc per gli immigrati: non picchiare le donne, non sputare...

Sarà portato dagli esponenti del partito Fratelli d'Italia nelle città toscane. Luoghi comuni e provocazioni: parla italiano, festeggia il Natale, sìì pulito.

Decalogo choc per gli immigrati: non picchiare le donne, non sputare...
Preroll

Desk2 Modifica articolo

28 Ottobre 2014 - 19.03


ATF

Un decalogo che intende “educare” gli immigrati al rispetto delle tradizioni italiane. E’ destinato a far discutere il volantino dal titolo “In Italia si usa così” che il gruppo di Fratelli d’Italia in Toscana porterà nei quartieri delle città della regione dove ci sono alte concentrazioni di cittadini stranieri. Un decalogo che è tradotto anche in arabo e che punta all’integrazione, ma che rischia di etichettare l’immigrato con una serie di stereotipi e luoghi comuni, oltre al rischio di provocazioni.

Il primo punto è chiaro e dice: “Sei in Italia, parla italiano: imparare la nostra lingua è fondamentale per potersi far comprendere e dimostrare volontà di integrazione”. Il secondo punto riguarda i figli di immigrati: “I bambini vanno a scuola: frequentare la scuola, per costruire una coscienza civica e sviluppare la convivenza, è fondamentale per il futuro dei tuoi figli”. Nel terzo punto si dice che “le donne non vanno picchiate” e che “il Natale e la Pasqua vanno celebrati a prescindere dal tuo credo religioso”. Nel punto sette si scrive che bisogna “essere puliti e non sporcare la città” mentre nel nono punto si spiega che “sputare è sgradevole”. Sottotitolo del volantino è il seguente: “L’Italia vi ha aperto le porte. Ora se volete rimanerci dovete rispettare le nostre regole”.

Leggi anche:  Lollobrigida si nasconde dietro l'omicidio Ramelli pur di non dirsi antifascista

Ecco di seguito tutti i dieci punti.

1) Sei in Italia, parla italiano: imparare la nostra lingua è fondamentale per potersi far comprendere e dimostrare volontà di integrazione.

2) I bambini vanno a scuola: frequentare la scuola, per costruire una coscienza civica e sviluppare la convivenza, è fondamentale per il futuro dei tuoi figli.

3) La donna non si tocca nemmeno con un fiore: che sia moglie, figlia, fidanzata o altro, devono esserle riconosciuti tutti i diritti. In nessun caso le donne vanno picchiate, per nessun motivo.

4) Usi, costumi e tradizioni sono anche i tuoi: rispetta le tradizioni italiane, perché la nostra identità si fonda soprattutto su un patrimonio condiviso. Il Natale e la Pasqua vanno celebrati, anche nelle scuole, a prescindere dal tuo credo religioso.

5) Il lavoro ha le sue regole: non si vendono prodotti con firme false e non si vende senza autorizzazioni. Se si apre un’azienda si rispettano le norme sulla sicurezza sul lavoro, si concedono ferie e malattie ai dipendenti e si rispettano turni di lavoro che permettano anche il riposo.

Leggi anche:  L'estremista di destra Foti chiede che gli studenti che protestano vadano a zappare (disprezzando chi lavora la terra)

6) Non si può stare in luoghi pubblici con il volto coperto.

7) Pulizia e decoro: essere puliti e non sporcare città, giardini e marciapiedi è importante per la salute di tutti.

8) Prega chi vuoi, ma non disturbare: noi ti garantiamo la libertà di vivere qualsiasi religione, ma non puoi disturbare o offendere chi ha credi diversi, si dichiara ateo o professa la nostra religione tradizionale.

9) Rispetta la città: sputare per terra è sgradevole, urinare per terra o sui marciapiedi è vietato.

10) Macellazione responsabile: no agli sgozzamenti clandestini e ai rituali (Halal) che recano inaccettabili sofferenze agli animali destinati al consumo alimentare.

Native

Articoli correlati