Mafia Capitale, i cittadini romani si costituiscono in massa
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Mafia Capitale, i cittadini romani si costituiscono in massa

Il Codacons: “Palesemente danneggiati dagli illeciti nell’assegnazione degli appalti”. E anche Ama vuole essere risarcita.

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17 Dicembre 2014 - 17.18


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Mafia Capitale ha fatto male soprattutto a loro. Ma questo non è ricordato con sufficiente frequenza. Loro sono i cittadini romani, i primi a pagare per gli intrallazzi, per gli illeciti nell’assegnazione degli appalti, per la corruzione che ha interessato le emergenze, rom, immigrati, rifiuti e via dicendo. Non può meravigliare, quindi, che la popolazione capitolina – o quantomeno una parte di essa – abbia deciso di costituirsi in massa. Lo annuncia il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) in vista del processo penale basato sull’inchiesta Mondo di Mezzo della Procura della Repubblica di Roma. L’operazione che ha portato in carcere una quarantina di persone e un centinaio iscritte sul registro degli indagati.
“Gli utenti romani – sostiene l’associazione che annuncia la costituzione di massa dei cittadini – sono stati palesemente danneggiati dagli illeciti contestati dalla magistratura, attraverso un’alterazione nell’assegnazione degli appalti e un uso distorto dei soldi pubblici. Per tale motivo i cittadini, ma anche le aziende ingiustamente escluse dagli appalti, possono oggi agire per costituirsi parte offesa nel procedimento penale, e avviare così l’iter per ottenere il giusto risarcimento danni nei confronti dei soggetti che saranno ritenuti responsabili dei gravi illeciti a danno della collettività”.
Intanto anche l’Ama (Azienda municipalizzata Ambiente che si occupa soprattutto dello smaltimento dei rifiuti) ritiene di essere stata danneggiata dalla pesante ingerenza dell’organizzazione malavitosa facente capo al presunto boss, Massimo Carminati. La società, infatti, ha dato incarico all’avvocato Alicia Mejia Fritsch, di rappresentare la società nel procedimento Mondo di mezzo”. L’azienda “si costituirà persona (…) ed è tesa, laddove i reati contestati dalla Procura della Repubblica dovessero condurre verso il giudizio, alla costituzione di parte civile per ottenere il risarcimento dei gravissimi danni di natura patrimoniale, morali e di immagine cagionati ad Ama e conseguenti ai reati in corso di accertamento”.

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