Milano, spari in tribunale: tre morti, 2 feriti

Giardiello era imputato in un processo per bancarotta fraudolenta: 3 morti, tra cui il giudice Fernando Ciampi. Il killer, fuggito in moto, è stato arrestato.

Milano, spari in tribunale: tre morti, 2 feriti
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9 Aprile 2015 - 16.40


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Spari nell’Aula del tribunale di giustizia di Milano: un uomo ha aperto il fuoco e ha ucciso tre persone, ferendone alcune. L’attentatore è un imputato italiano accusato di bancarotta: ha sparato, intorno alle 11.00, 4 o 5 colpi di pistola, nell’aula dove era in corso il processo per il crac Eutelia-Agile.

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Il Palazzo di Giustizia di Milano è stato immediatamente evacuato, molti erano già fuggiti e le forze dell’ordine hanno invitato tutti gli altri presenti ad uscire. Centinaia di persone sono sulla strada davanti alle diverse uscite del tribunale.

Arrestato il killer. L’attentatore è Claudio Giardiello, imputato per bancarotta fraudolenta, l’uomo era vestito in giacca e cravatta ed è ancora in fuga all’interno del Palazzo. L’uomo, secondo una prima ricostruzione, avrebbe estratto una pistola e sparato contro due testimoni, dandosi poi alla fuga all’interno della cittadella giudiziaria milanese. Il killer era poi riuscito a darsi alla fuga a bordo di una moto. Dopo un’ora e mezza dall’attentato è stato arrestato dai carabinieri a Vimercate. Il premier Matteo Renzi ha parlato con il carabiniere che ha fermato il killer.

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Una delle vittime è il giudice Fernando Ciampi Secondo quanto ha spiegato il presidente della Corte d’Appello Giovanni Canzio, uno dei morti è il giudice Fernando Ciampi della sezione fallimentare, che sarebbe stato però colpito nella sua stanza al secondo piano del palazzo di Giustizia. Presumibilmente il magistrato è stato raggiunto da Claudio Giardiello, l’attentatore, dopo che aveva già esploso i colpi di pistola nell’aula dove era in corso il processo a suo carico per bancarotta.

La seconda vittima è l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani. Tra i feriti ci sono zio e nipote, entrambi coimputati di Giardiello: si tratta di Giorgio Erba e Davide Limongelli. E’ in condizioni gravi, all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, un uomo che è rimasto coinvolto nella sparatoria: non sarebbe stato raggiunto da spari, ma è stato vittima di un malore.

La terza vittima è Giorgio Erba, che sarebbe un coimputato di Giardiello.

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Il metal detector non funziona. Uno dei metal detector di Palazzo di Giustizia “era rotto questa mattina”. E’ quanto ha riferito una persona che stamane era andata in Tribunale per lavoro. Secondo questa fonte si tratterebbe dell’ingresso laterale di via Carlo Freguglia, quello che forse ha utilizzato Giardiello per entrare in Tribunale.

Cantone: dovrebbe essere impossibile sparare in un Tribunale.
“Non so nulla ma certo dovrebbe essere impossibile entrare in un Tribunale e sparare. Ho saputo dell’uccisione di un collega, una cosa che mi sconvolge”. Così il presidente Anac Raffaele Cantone ha commentato quanto successo a Milano, uscendo da una riunione a Palazzo Chigi.

Uno dei feriti: sto bene. «Non vi preoccupate, sto bene»: è quanto ha dichiarato a chi lo ha contattato al telefono Stefano Verna, dottore commercialista dello studio Verna, ferito a una coscia nell’aula del palazzo di giustizia dove era presente in qualità di testimone. L’uomo che ha sparato nell’aula, Claudio Giardiello, era stato infatti cliente dello studio Verna.

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Il racconto dei testimoni. “Ci siamo asserragliati nell’aula, appena sentiti gli spari”, ha raccontato l’avvocato Roberto Faletti, che era in udienza in un’aula accanto a quella dove l’omicida ha sparato. “I carabinieri ci hanno detto di restare chiusi nell’aula e di non muoverci – ha aggiunto – eravamo in sette, compresi il giudice e il pm”.

Giuliano Pisapia nel luogo dell’attentato. Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha lasciato la Prefettura per andare in tribunale dopo i tragici fatti di stamani. «Vado in tribunale per vedere che cosa si può fare per fermare questa persona ed evitare che la tragedia diventi ancora più enorme», ha detto Pisapia lasciando il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza in vista di Expo. Il comitato sarà probabilmente aggiornato nel pomeriggio.

Una testimone: ho avuto paura. Fuori dal Tribunale di Milano, dopo l’evacuazione del Palazzo di giutizia si è radunata una piccola folla di sopravvissuti all’attentato. “Appena ho sentito gli spari – ha detto una impiegata 40enne – e ho visto la gente fuggire mi sono chiusa all’interno della Cancelleria. Ho avuto tanta paura e ho cercato di lasciare al più presto il palazzo”. L’area è presidiata da polizia a carabinieri.

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