Legale dei Casamonica: tutti sapevano del funerale
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Legale dei Casamonica: tutti sapevano del funerale

La difesa: Vittorio condannava mafia e droga. La politica ha approfittato per farsi pubblicità

Legale dei Casamonica: tutti sapevano del funerale
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22 Agosto 2015 - 16.12


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Le forze dell’ordine e polizia giudiziaria sapevano del funerale di Vittorio Casamonica. A parlare è stato della famiglia l’avvocato Mario Giraldi, il quale ha spiegato che il giorno del decesso era stata informata la Corte di appello di Roma. “Il giorno della morte di Vittorio – ha spiegato il penalista – ho presentato istanza alla Corte d’appello per ottenere che il figlio agli arresti potesse partecipare ai funerali. Lo stesso giorno le forze dell’ordine hanno effettuato il sopralluogo nella casa”.

“Le forze dell’ordine su richiesta dell’autorità giudiziaria si sono recate nell’abitazione dove viveva Vittorio, insieme ai figli, per effettuare una sorta di controllo ed erano quindi perfettamente a conoscenza del fatto che il giorno successivo si sarebbero svolti i funerali”.

Da Bindi e Marino parole indegne – “L’onorevole Rosi Bindi e il sindaco di Roma Ignazio Marino dovevano astenersi dalle parole molto gravi ed indegne utilizzate sul conto di Vittorio Casamonica”, ha aggiunto. “Dovevano informarsi prima di parlare sul suo curriculum per capire che lui non ha avuto mai nulla a che fare con la mafia né con lo spaccio di droga che anzi condannava. Dire che i funerali sono la prova dell’esistenza della mafia a Roma è il segnale che la politica si è impadronita di queste tematiche solo per farsi pubblicità”. Il penalista ha detto che Vittorio Casamonica non era certo “un cherubino ma non era un mafioso: ha avuto precedenti per truffa e appropriazione indebita, ma non per altri reati più gravi”.

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Ginefra (Pd), lacune sistemi di sicurezza e controllo – “Le prime indiscrezioni sulle indagini amministrative condotte dal ministro Alfano sulle modalita’ di svolgimento dei funerali di Casamonica, nonche’ sulle autorizzazioni accordate, fanno emergere un quadro sconcertante di connivenze e superficialita’ alle quali non si puo’ assistere da meri commentatori”. Lo ha detto il deputato del Pd Dario Ginefra.

“La capitale d’Italia non puo’ essere oggetto di cosi’ tante lacune nei sistemi di sicurezza e di controllo del territorio reiterate nel tempo, ne’ tantomeno la si puo’ trasformare nell’immaginario collettivo da “caput a cupola mundi”. Nessuna parte del Paese può essere occupata da bande o da ‘mammasantissima’ tanto piu’ la capitale. La politica deve assumersi le proprie responsabilità e a tal fine auspico e chiedo che siano applicate misure esemplari. Nessun capro espiatorio, ma neanche nessuna remissività o omissione”.

Fantino, a Roma tutti sanno chi sono – “È stato istituito con la Prefettura un tavolo sull’ordine e la sicurezza nel Municipio ma non abbiamo mai affrontato la questione dei Casamonica. Non siamo mai entrati nel merito ma a Roma tutti sanno chi sono i Casamonica”. A parlare è Susi Fantino, presidente del Municipio VII a Roma dove l’altro ieri si sono svolti i funerali. “Non abbiamo una percezione diretta dei Casamonica se non dalle notizie dei giornali o dai racconti dei residenti – ha spiegato – Non abbiamo una conoscenza diretta ma sappiamo che nel nostro Municipio sono di casa. Non e’ che scopriamo oggi i Casamonica. E poi non esiste a Roma qualcuno che non sappia chi siano”.

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Italia Unica: è danno all’immagine dell’Italia – “Lo scaricabarile è sport nazionale quanto il populismo e l’indifferenza. Non poteva che accadere questo anche intorno alla vicenda del funerale di Vittorio Casamonica, risoltosi per ora con un solo colpevole, il pilota dell’elicottero spargi-petali a cui è stata sospesa la licenza. Verrebbe da sorridere, se non fossimo di fronte a una catena di leggerezze irresponsabili che da una parte fanno ben capire i ‘buchi’ di sicurezza che aleggiano sulla Capitale anche in vista del Giubileo, e dall’altra alimentano il convincimento che la città sia non amministrata, non gestita, non curata da parte di chi dovrebbe farlo”. Così Italia Unica, il partito fondato da Corrado Passera, interviene sulla polemica legata ai funerali del boss dei Casamonica.

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