La Grecia scoppia
Top

La Grecia scoppia

I migranti continuano ad arrivare dalla Turchia, la Macedonia li blocca e a decine di migliaia si ammassano in territorio ellenico:Ci hanno lasciati soli contro una crisi europea<br><br>

La Grecia scoppia
Preroll

redazione Modifica articolo

25 Febbraio 2016 - 09.03


ATF

“Se le frontiere interne si chiudono, se Schengen non è più applicata, questi rifugiati resteranno in Grecia, un paese che ha considerevoli difficoltà economiche: e allora cosa si fa?”. E’ stato Francois Hollande a porre il problema durante il summit europeo sui migranti, ovvero il Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo”, ed il presidente francese è arrivato pregare: “Ragioniamo da europei, non rigettiamo su un Paese come la Grecia una esponsabilità che è la nostra”. Angela Merkel non ha mai fatto un’ammissione del genere, anzi il suo accordo con Erdogan sul contenimento degli emigranti ha intrecciato in modo sempre più inestricabile i destini d’Europa agli interessi della Turchia e dei Wahabiti, potenze che paiono in pieno delirio.>br/>

In questa situazione di estremo pericolo l’’Europa dovrebbe essere la potenza stabilizzante e svolgere opera di moderazione , invece appare in pieno scollamento, sprofondata tra furbizie e ottusi egoismi, in un tutti contro tutti pieno di minacce incrociate. La sua incapacità mentale prima che politica è esemplificata dalla situazione a cui abbandona la Grecia. Atene è incendiata da giorni da scontri di piazza, i cittadini non possono più sopportare gli ulteriori aggravi di tasse e di tagli che impone la “Trojka” per pagare i debiti, l’economia è crollata (il Pil ellenico è al meno 1,9 per cento), la gente muore di fame, e Bruxelles non trova di meglio che minacciare questo povero Paese di chiuderlo fuori da Schengen, obbligandolo a tenersi dentro, ospitare e sfamare il milione di profughi che Erdogan gli sta mandando e la Germania non vuole più.

Anche “ Le Monde “si accorge chela Grecia oggi viene sospinta verso “tre catastrofi ad un tempo”. Oltre la catastrofe finanziaria ed economica indotta dall’austerità dettata da Bruxelles, si profila la catastrofe umanitaria, ed il Paese saccheggiato dai creditori non può alloggiare e nutrire le centinaia di migliaia di profughi che la UE vuole intrappolare dentro i suoi confini. Già Atene non è in grado di attuare la riforma delle pensioni imposta dai creditori internazionali, e per cui le piazze si sono sollevate. Presto i greci meno favoriti rischiano di morire di fame, nella splendida Europa. Si profila una terza crisi? Il governo Tsipras vive su una maggioranza risicatissima e può cadere da un momento all’altro, ed è molto improbabile che il Paese sia in grado di darsi un altro governo, Il vuoto di potere rischia di trasformerarsi in marasma da Stato fallito.

Con la sua vasta linea costiera e la vicinanza delle sue isole alla Turchia, la Grecia rimane di gran lunga la via preferita dei profughi. L’Organizzazione internazionale per le migrazioni ha detto martedì che 102.500 persone hanno attraversato i confini greci tra il 1 gennaio e lunedi scorso , ed altre7.500 si sono dirette verso l’ Italia. Simili cifre non erano state raggiunte fino al giugno dello scorso anno, e nel 2015 più di 1 milione di persone hanno attraversato in Europa. Più dell’80 per cento di loro hanno raggiunto le isole greche provenendo dalla Turchia. Adesso ,in un modo o nell’altro, i Paesi dei Balcani hanno chiuso le porte, con un effetto dominio partito dall’Austria . Questa settimana i ministri degli Esteri della regione si sono incontrati a Vienna per discutere la situazione, ma la Grecia è stata lasciata fuori.

Di fronte l’accumulo di migranti al confine macedone, la polizia greca ha caricato centinaia di persone, per lo più afgane su autobus che li hanno trasportati in un campo militare costruito vicino ad Atene che è stato trasformato in centro d’accoglienza la settimana scorsa, in seguito alle pressioni dell’Unione europea. Bill Frelick, direttore del programma per i rifugiati di “Human Rights Watch”, accusa i Paesi dell’UE di chiudere un occhio alla situazione dei richiedenti asilo afghani. “Ancora una volta, l’Europa chiude i suoi confini ai richiedenti asilo, invece di adottare politiche realistiche per affrontare la situazione di quanti fuggono la guerra e la repressione”, ha detto.

Atene grida di non essere in grado di assumersi l’ onere sproporzionato di quella che è essenzialmente una crisi di rifugiati europea, e lamenta che altri Paesi della UE sono dolorosamente lenti nel soddisfare l’ impegno di accettare i richiedenti asilo per il trasferimento. Frustrata dalla lentezza dei progressi, la prefettura dell’Egeo meridionale ha firmato martedì un accordo bilaterale con la regione spagnola di Valencia per il trasferimento di almeno 1.000 rifugiati da isole dell’Egeo. L’accordo è stato firmato sulla piccola isola di Leros, e sarà trasmesso inviata ai governi dei due Paesi per la ratifica. Valencia organizzerà una nave che possa caricare 1.000 persone e salpi dalle isole dell’Egeo.

Fonti: Agenzie

Native

Articoli correlati