Fondi alla Lombardia Film Commission, ai domiciliari 3 commercialisti vicini alla Lega
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Fondi alla Lombardia Film Commission, ai domiciliari 3 commercialisti vicini alla Lega

I coinvolti sono Michele Scillieri, Alberto Di Rubba, Andrea Manzoni, commercialisti ritenuti vicini alla Lega, e Fabio Barbarossa

Il capannone venduto alla Lombardia Film Commission
Il capannone venduto alla Lombardia Film Commission
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11 Settembre 2020 - 08.05


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Quattro persone sono finite agli arresti domiciliari nell’ambito dell’indagine sui fondi alla Lombardia Film Commission, società della Regione che si occupa di promozione cinematografica.
I coinvolti sono Michele Scillieri, Alberto Di Rubba, Andrea Manzoni, commercialisti ritenuti vicini alla Lega, e Fabio Barbarossa, indagati a vario titolo per peculato, turbata libertà nella scelta del contraente e sottrazione fraudolenta di pagamento delle imposte. Per la stessa vicenda a luglio era stato fermato Luca Sostegni, considerato il braccio destro di Scillieri.
L’indagine riguardava l’acquisto di un capannone a Cormano (vicino Milano) a prezzo gonfiato da parte della Lombardia Film Commission, L’immobile era di proprietà di una società in liquidazione, la Paloschi Srl, il cui amministratore era Barbarossa. A fare da tramite nell’operazione era stato Sostegni, mentre ad ‘architettarla’ – secondo le ipotesi investigative – i commercialisti vicini al Carroccio. Manzoni era stato nominato in quel periodo presidente della Lombardia Film Commission stessa. 

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