Morti sul lavoro, Luana D'Orazio avrebbe compiuto 25 anni: il compagno rilancia sui social la sua storia
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Morti sul lavoro, Luana D'Orazio avrebbe compiuto 25 anni: il compagno rilancia sui social la sua storia

Luana D'Orazio, il compagno la ricorda sui social: "Nel 2021 ci sono stati 1404 morti sul posto di lavoro, se tutte queste morti avessero avuto una giustizia vera, 1404 aziende per forza di cose sarebbero chiuse".

Morti sul lavoro, Luana D'Orazio avrebbe compiuto 25 anni: il compagno rilancia sui social la sua storia
Luana D'Orazio
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30 Giugno 2023 - 09.43


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Luana D’Orazio, la giovane morta sul posto di lavoro due anni fa, oggi avrebbe compiuto 25 anni. Con un post sui social, e un video, il compagno di Luana Alberto Orlandi ha rilanciato la sua storia. Il dramma delle morti sul lavoro non si interrompe, le sanzioni per le aziende responsabili sono spesso irrisorie e a pagare sono sempre le famiglie delle vittime.

“Salve a tutti. Come molti di voi sanno sono il compagno di Luana d’orazio, la ragazza che il 3 maggio ha perso la vita sul posto di lavoro, in una ditta tessile a montemurlo in provincia di Prato. Per fare un riassunto veloce, Luana è stata completamente stritolata, distrutta da questo macchinario, il quale, da quanto è venuto fuori dalle perizie, era completamente manomesso per poter produrre di più”.

“Gli indagati per questo fatto sono tre, la titolare, il marito, dichiarato titolare di fatto, ed il manutentore. Ai primi detti è già stata data una condanna di 2 anni ad una ed un anno e mezzo all’altro, con sospensione di giudizio, quindi praticamente il niente. Alla ditta una multa di 10.300 €. Mentre per il manutentore siamo ancora in processo. Dico questo per far capire come va veramente l’Italia oggi, un paese il quale si basa sul lavoro. Purtroppo però sappiamo bene che le condizioni di lavoro non sono per niente sicure, per fortuna non tutte, ma la maggior parte si lavora senza sicurezza, proprio per poter produrre di più. Il prossimo 30 giugno Luana avrebbe compiuto 25 anni, anzi compirà 25 anni, perché lei vive ancora, e ci da la forza per andare avanti”.

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“Il suo primo compleanno senza di lei abbiamo deciso di portare avanti un hashtag, #tusorridisorridisempre, e quest’anno ho deciso di riproporre la stessa cosa. Lo voglio fare perché non si dimentichi, non solo di lei, ma anche le persone prima di lei, dopo di lei, e le persone che tutt’ora continuano a morire sul posto di lavoro, e stiamo parlando ancora nel 2023 di 2/3 persone al giorno. Il problema fondamentale non sono le aziende che non lavorano senza sicurezze, ma ben si lo stato, che permette tutto ciò, che comunque non da modo che ci sia una giustizia, perché conviene più far morire un dipendente che far chiudere un’azienda”.

“I numeri parlano chiaro, nel 2021 ci sono stati 1404 morti sul posto di lavoro, se tutte queste morti avessero avuto una giustizia vera, 1404 aziende per forza di cose sarebbero chiuse, e invece niente, andiamo avanti come se nulla fosse successo. Questo proprio perché almeno l’azienda può continuare a pagare le sue tasse, i dipendenti rimasti continuano a pagare i suoi contributi, e chi muore ormai è morto, qualcuno pagherà un risarcimento. Penso sia arrivata l’ora di dire basta a tutto ciò, chi sbaglia deve pagare, ed è giusto che le aziende che lavorano onestamente, fruttino la sua onestà”.

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“Chiunque è disposto ad aiutarmi, chiedo di poter perdere pochissimi secondi per poter condividere questo video, e il 30 giugno, fare una storia, prendendo una foto qualsiasi di Luana sul suo profilo usando l’hastag #tusorridisorridisempre, e taggando anche me almeno ho la possibilità di poter ricondividere e poter ringraziare ognuno di voi. È una battaglia molto difficile da portare avanti, ma insieme ce la possiamo fare. Grazie a tutti coloro che mi aiuteranno in tutto questo. #tusorridisorridisempre“.

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