La campanella suona, ma lo smartphone resta spento

Arriva il divieto di utilizzare i telefoni cellulari in tutte le scuole, dalle elementari fino alle superiori. Una regola che vuole migliorare la concentrazione e le interazioni sociali, non senza perplessità e polemiche.

La campanella suona, ma lo smartphone resta spento
Preroll AMP

redazione Modifica articolo

16 Settembre 2025 - 17.35 Culture


ATF AMP

Dopo una lunga pausa estiva, milioni di studenti italiani sono tornati tra i banchi di scuola, dando il via a un anno scolastico che si preannuncia come una vera e propria rivoluzione culturale e didattica. Oggi, 16 settembre, quasi 8 milioni di studenti hanno ripreso le lezioni, gli ultimi a rientrare sono stati gli alunni di Puglia e Calabria. L’aria che si respira nelle aule è carica di aspettative, ma anche di grandi novità, la più discussa delle quali è senza dubbio il divieto di utilizzare i telefoni cellulari nelle scuole di ogni ordine e grado.

Top Right AMP

Il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha difeso con fermezza la misura contro l’uso dello smartphone nelle scuole, sottolineando che l’abuso di questi strumenti ha un impatto negativo su memoria, capacità di concentrazione e apprendimento. L’obiettivo è chiaro: liberare la didattica dalla costante distrazione digitale e favorire un ambiente più sano, dove l’interazione umana torni a essere protagonista.

A sentire gli studenti, l’esperimento sembra funzionare. “Senza telefono parliamo di più tra noi”, hanno ammesso alcuni ragazzi al termine delle prime lezioni, riscoprendo il piacere di una socializzazione autentica, lontana dagli schermi. Non tutti sono d’accordo, specialmente per quanto riguarda l’intervallo, un tempo tradizionalmente dedicato al relax e, per molti, all’uso dello smartphone per darsi appuntamenti o semplicemente per svago.

Dynamic 1 AMP

La novità dei cellulari è solo la punta dell’iceberg: questo anno scolastico segna anche un profondo cambiamento nelle norme di comportamento e valutazione. Con la riforma sul voto in condotta, il 5 diventa un “passaporto” per la bocciatura, mentre chi ottiene un 6 dovrà affrontare un esame di riparazione sui valori di cittadinanza. Il voto, espresso in decimi, torna a fare media anche alle scuole medie e terrà conto del comportamento dello studente durante tutto l’anno, non più solo in un singolo quadrimestre.

Anche le sospensioni subiscono una trasformazione: non più un semplice allontanamento, ma un’opportunità di riflessione e servizio. Per le sospensioni brevi, gli studenti dovranno svolgere attività di approfondimento sui temi che hanno causato il provvedimento, mentre per quelle più lunghe è previsto un impegno in attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate.

Le novità riguardano anche l’esame di Stato, ora chiamato semplicemente esame di Maturità. La composizione della commissione si riduce, il colloquio orale diventa obbligatorio e parte integrante dell’esame, con un focus specifico sull’elaborato di cittadinanza attiva e solidale. La scuola, nel frattempo, cerca anche di valorizzare il proprio personale. A partire dal 1° gennaio 2026, sarà attiva una polizza sanitaria integrativa per gli operatori del settore, e sono previsti alloggi a prezzi calmierati per chi lavora nella scuola. Si lavora anche sul rinnovo del contratto per gli stipendi dei docenti, un tema caldo che il Ministro ha promesso di affrontare.

Dynamic 1 AMP

Questo anno scolastico si presenta come un laboratorio di sperimentazione, dove le nuove tecnologie si confrontano con un rinnovato bisogno di presenza e interazione. Mentre studenti in tutta Italia manifestano contro il caro libri e per esprimere la propria solidarietà al popolo palestinese, la scuola cerca di ridefinire il proprio ruolo, non solo come luogo di apprendimento, ma come fucina di cittadini responsabili e consapevoli, capaci di guardare il mondo con i propri occhi, anziché attraverso lo schermo di uno smartphone.

FloorAD AMP
Exit mobile version