Di Angelo Angeli
Il comunicato del Quirinale è stringato. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto ieri sera il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Ma le illazioni sono tutte possibili. Tremonti, infatti, è salito al colle dopo due giorni di scontri e trattative con Bossi e (soprattutto) con Berlusconi e alla vigilia di una manovra economica che si annuncia pesante. Sull’Italia pende, infatti, il giudizio dell’Ue che ha dato l’ok sui conti pubblici fino al 2012, ma ha sottolineato l’esigenza di intervenire su quelli del biennio 2013-2014, quelli che – appunto – coinvolgono la manovra che Tremonti deve mettere a punto nei prossimi mesi.
Dopo a cena con Bossi in piazza Navona
Di ritorno dal Quirinale, il ministro dell’Economia è poi andato a cena con Bossi.
I due sono stati visti insieme a un tavolo del Caffè Barocco, in piazza Navona.
Con loro altri due esponenti della Lega: Federico Bricolo, capogruppo al Senato, e Roberto Castelli, viceministro alle Infrastrutture.
Una fitta trama, insomma, per rispondere alle richieste di Berlusconi e alle pressioni dell’Ue per tenere i conti dell’Italia “a posto”.
Le notizie di ieri: vertice notturno tra Bossi, Berlusconi e Tremonti
Nuovo vertice Bossi, Berlusconi, Tremonti in nottata. Dopo la rissa dell’altro ieri notte, arginata a stento da Umberto Bossi. Si sono rivisti, a sorpresa, la notte scorsa per cercare di ricucire e di trovare una tabella di marcia comune.
Berlusconi, Tremonti e Bossi hanno deciso di accelerare sulla riforma fiscale.
Ma il modo è ancora da trovare, perché – come ha avvertito ieri l’Unione europea – se l’Italia ha i conti in regola per il 2012, quelli del biennio 2013-2014 vanno messi sotto controllo: e qui si parla di una manovra sanguinosa da 40 miliardi di euro.
Il secondo round tra Berlusconi, Bossi e Tremonti non è stato, comunque, quello decisivo.
Riforma fiscale e tagli
La riunione, secondo quanto si è appreso, è durata circa tre ore ed è il seguito, inatteso, del summit di lunedì sera ad Arcore. Il tema dell’incontro è stata l’azione di governo, con particola attenzione a fisco e riforme. Nessuno dei diretti interessati ha rilasciato dichiarazioni ufficiali ma le indiscrezioni parlano di una legge delega di riforma fiscale, che Tremonti presenterà simultaneamente a una manovra che prevede tagli per 40 miliardi di euro. Forse già quest’autunno. Ma che ne sarà delle raccomandazione dell’Ue?
