Montecitorio ormai non ha più limiti. In nome di presunte pregiudiziali di costituzionalità Udc, Pdl e Lega hanno liquidato il ddl che avrebbe protetto i cittadini gay dalla violenza. Uno spettacolo miserando di integralismo cattolico.
Oltre il ragionevole una spiegazione data al voto dalla celtico padana Carolina Lussana. Secondo la seguace del Senatùr, il disegno di legge offriva “una protezione privilegiata alla persona offesa in ragione del proprio orientamento sessuale e in particolare discrimina fra chi subisce forme di violenza”.
Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, che qualche giorno fa aveva invitato i parlamentari italiani a votare a favore dell’introduzione dell’omofobia come fattore di discriminazione e aggravante per i reati commessi ai danni di gay e lesbiche ha commentato: “Sono rattristato dal sentire che ancora una volta il Parlamento italiano ha bocciato la legge sull’omofobia”. “L’aver votato contro una proposta di legge sull’omofobia rischia di inviare ad alcuni un segnale negativo” ha continuato Hammarberg che ha ricordato come nonostante la bocciatura della legge il nostro Paese sia comunque tenuto a rispettare gli standard fissati dal Consiglio d’Europa sulla questione dell’omofobia.
La democrazia del nostro Paese è ogni giorno sempre più a rischio ed il Parlamento ormai non rappresenta più i sentimenti diffusi di un popolo intero. Gli italiani sono perfettamente in grado di riconoscere chi in nome di un credo religioso esprime le proprie idee e chi invece è disposto a sacrificare i diritti di qualcuno nell’illusione di ottenere vantaggi elettorali grazie al consenso delle gerarchie vaticane. Anch’esse del tutto distanti dai cuori dei fedeli.
