Taranto, il sindaco sceriffo rinuncia alla pistola

Dopo le polemiche per le foto che ritraevano l'arma nella cintura dei pantaloni, Ezio Stefano accoglie l'invito di Vendola e fa sapere che non porterà più con sé la pistola.

Taranto, il sindaco sceriffo rinuncia alla pistola
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24 Maggio 2012 - 12.32


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Avevano fatto impressione le immagini di Ezio Stefano, sindaco di Taranto vendoliano e pacifista, ritratto con la pistola nella cintura mentre festeggiava la rielezione. Dopo la polemica scoppiata e montata soprattutto sui social network, ora lo stesso Stefano fa sapere che rinuncerà a portare la pistola.

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Stefano ha così accolto l’invito che il governatore pugliese, Nichi Vendola, gli aveva lanciato ieri attraverso una lettera. “Ezio, tu non sei un sindaco sceriffo ma un uomo di pace” aveva detto tra l’altro Vendola. Stefano era stato sorpreso dai fotografi lunedi’ sera, mentre si recava al suo comitato elettorale per festeggiare l’avvenuta riconferma a primo cittadino di Taranto, con la pistola infilata all’altezza della cintura.

Sulle prime lunedì Stefano aveva spiegato di avere il porto d’armi da 30 anni, e di portare la pistola per difesa personale in quanto non vuole alcuna scorta. Il sindaco aveva anche rivelato di aver rivevuto minacce in campagna elettorale: “volevano che non mi ricandidassi”. Oggi, a margine della cerimonia per la proclamazione, il sindaco ha anche stigmatizzato la pubblicizzazione che si è fatta di quella foto che può ingenerare un’idea distorta di Taranto. “Taranto non è una città violenta, ci sono tante energie positive” ha concluso il sindaco.

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