La notizia è stata battuta dall’agenzia “Il Velino”, solitamente bene informata sui bisbigli interni al mondo politico. Titolo, «Comunali Roma, nel Pd spunta candidatura Bianca Berlinguer». E la notizia esplode al Tg3 con l’effetto di un missile francese sul campo di battaglia del Mali. Di corsa a leggere ciò che a prima botta appare l’impossibile. «Il Pd nella corsa per il sindaco di Roma potrebbe puntare su Bianca Berlinguer. Un nome a sorpresa che, secondo fonti parlamentari, circolerebbe già da giorni nel partito. A lavorare sull’ipotesi di una candidatura del direttore del Tg3 sarebbe il segretario Pier Luigi Bersani ma la proposta sarebbe stata accolta favorevolmente anche da molti esponenti locali del partito».
Globalist, nel suo piccolo, può dare indiretta conferma della volontà di fuga di Bianca da una direzione che ormai traballa nel quotidiano battibeccare con tre quarti della redazione. Ma allora s’era parlato di Parlamento dove vale il nome e non il caratteraccio, e la persona diventa numero. Pur che impari a schiacciare il pulsante di voto e non rilasci dichiarazioni inopportune. Ma il Parlamento è sfumato. Ed ecco -autentico colpo basso- l’ipotesi Sindaco, incarico dove l’onere di lavoro ingrato e la capacità di coordinamento e di rapporto umano diventano fondamentali. Come nella direzione di una redazione Tv. Dati i precedenti, l’ipotesi -perché di questo ancora si tratta- getta nello scompiglio l’anima di sinistra del Tg3, in un travaglio lacerante.
Gioire per un addio da tempo sospirato e sindacalmente sollecitato o piangere per il nuovo mandato a sindaco di Alemanno? Ovviamente questa è la percezione, sono i sentimenti faziosi di chi ha avuto occasione di lavorare per anni con quel bel cognome e quel pessimo carattere. Al Pd, ignavi pare della realtà del mondo, al momento sono fermi al cognome di rilievo. Nonostante con le candidature giornalistiche già abbiamo sbattuto più volte il naso. In casa Alemanno, informati da camerati interni Rai, dicono di una novena di preci e fioretti con digiuno. Ma queste, lo ammettiamo, sono soltanto illazioni cui manca la verifica. Notizia certa, lo sconcerto Rai dove la sinistra-video aveva stravinto due a zero sulla sostanza.
