Sull’amnistia “serve una discussione seria. E magari pensiamo innanzitutto a intervenire sulla Fini-Giovanardi”. In ogni caso “non si può fare un congresso sui detenuti. In questo modo si sta giocando una partita politica vergognosa”. Queste le parole del candidato alla segreteria del Pd, Pippo Civati.
“Il Presidente – ha spiegato Civati – pone un problema di legalità, perché la situazione delle carceri italiane è illegale. Per questo il richiamo alla legalità che fa Renzi è sbagliato. Prendere le distanze dalle soluzioni proposte del Colle non e’ coraggioso, è molto facile”.
Peraltro, sottolinea Civati, su amnistia e indulto “bisogna capire quali tipi di strumenti si scelgono. Per quali tipo di reati deve valere. E, dato da sottolineare, bisogna valutare se esiste una maggioranza parlamentare”, “secondo me no. Ai duecento parlamentari che hanno dichiarato il loro appoggio a Renzi si aggiungono i grillini e i leghisti. E i destri di ogni genere e tipo, che si sono già dichiarati contrari più o meno a qualsiasi soluzione”.
Sul ministro Gaetano Quagliariello che ha detto che un eventuale atto di clemenza dovrebbe interessare anche Silvio Berlusconi, Civati osserva: “Che lo dica il più lettiano tra i ministri del Pdl, l’ultra colomba Quagliariello, dimostra che la svolta storica di una settimana fa – perché di questo hanno parlato – in realtà si porta dietro molte tossine del passato”
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