Voli di stato, Pinotti sempre più nei guai

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti con l'accusa di peculato d'uso: a rischio la corsa al Colle del ministro.

Roberta Pinotti, ministro della Difesa
Roberta Pinotti, ministro della Difesa
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19 Novembre 2014 - 10.28


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Il ministro della Difesa Roberta Pinotti è sotto accusa per un volo militare del 5 settembre 2014, che rischia di compromettere le sue chance di sedere sulla poltrona di Presidente della Repubblica.

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Il Tg La7, diretto da Enrico Mentana, è infatti entrato in possesso di alcuni importanti documenti sui piani di volo presenti nel database dell’Ente nazionale Assistenza al volo, da cui risulta che il piano del Falcon 50 che quella sera di settembre ha riportato il ministro a Genova si sarebbe adeguato alle esigenze personali della Pinotti.

Il volo, secondo quanto riportato dal tg, è stato cancellato alle 18:04 e riscritto alle 18:06 in concomitanza dell’orario del decollo dell’Airbus del premier Renzi da Firenze su cui c’era Roberta Pinotti. L’aereo proveniente dal Galles ed atterrato a Firenze per far scendere Renzi prima di andare a Ciampino aveva un ritardo di una ventina di minuti a cui si sarebbe adeguato il volo Falcon 50 diretto a Genova, città di residenza della Pinotti.

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Il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone non ha voluto commentare nulla su un’eventuale iscrizione del ministro sul registro degli indagati. Il ministro, dal canto suo, ha sempre detto di aver avuto un passaggio su un volo addestrativo che non ha comportato un risparmio di soldi per l’erario. L’Aeronautica, infatti, sulla base delle dichiarazioni del ministro, ha querelato i deputanti pentastellati che hanno presentato un’interrogazione parlamentare, per capire che cosa è davvero successo la sera del 5 settembre. Sulla base della denuncia del M5s, in cui si sostiene in pratica che gli orari e il piano di volo del Falcon siano stati modificati per agevolare il rientro a casa del ministro, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’accusa di peculato d’uso.

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