Tosi aveva annunciato, nelle ore precedenti: “Se la Lega mi dice ‘devi lasciare la fondazione’ e ‘in Veneto c’è un commissario che decide sulle liste’, a quel punto non potrei far altro che dimettermi da segretario della Liga Veneta. Da uomo libero potrei anche candidarmi. Se vince la Moretti la colpa è di chi cambia le regole”. I leghiste avevano fatto girare nel pomeriggio la notizia di una lettera secondo cui il sindaco di Verona aveva scritto al segretario Salvini, proponendogli un accordo, nero su bianco. Nel testo vi sarebbe il via libera di Tosi su alcune delle condizioni poste ieri nell’ambito del comitato di disciplina e garanzia della Lega, presieduto da Umberto Bossi. L’unica condizione che il segretario della Liga Veneta avrebbe respinto categoricamente è la figura del commissario ad hoc per le elezioni.
Salvini ha negato di aver ricevuto la missiva ma pur non avendo ricevuto fisicamente alcun testo, aveva mantenuto aperto, fino a tarda sera, “tutte le porte” e la sua “piena disponibilità al dialogo”. “Ho provato mediazioni di ogni tipo, ma, purtroppo ricevendo solo dei ‘no’, sono costretto a prendere atto delle decisioni di Tosi e quindi della sua decadenza da militante e da segretario della Liga Veneta-Lega Nord”. E’ quanto scrive il segretario federale del Carroccio, Matteo Salvini, in una nota.
[GotoHome_Torna alla Home]
Argomenti: matteo salvini