Renzi sulla corruzione: il Pd non prende lezioni da nessuno

Campagna elettorale agli sgoccioli e il premier cerca di raccimolare più voti possibile. Ha rivendicato le azioni del suo governo

Renzi sulla corruzione: il Pd non prende lezioni da nessuno
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27 Maggio 2015 - 16.38


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Ultimissimi giorni di campagna elettorale per tutti i partiti, ma soprattutto per il Pd. Anche se Matteo Renzi e i suoi ministri hanno negato che le regionali 2015 siano un esame per il governo, in effetti i risultati fotograferanno lo stato di salute del governo guidato dal fiorentino.

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Il premier oggi ha risposto sui temi della corruzione dopo la vicenda degli impresentabili e rivendica l’azione del governo sul fronte del lavoro. Proprio su quest’ultimo versante, ha puntato il dito contro chi lo ha criticato negli ultimi mesi: “C’è chi dice – ha affermato in un comizio a Perugia – che è aumentata l’occupazione perché si trasformano i contratti precari in contratti a tempo indeterminato. Se le persone hanno maternità, ferie, è un fatto importante. Il Jobs act la considero la cosa piu’ di sinistra che abbiamo fatto”.

Sempre nella sua puntata in Umbria, il premier ha parlato anche di rinnovamento, parola a lui molto cara: “L’importante è che oggi cittadini sappiano che alla guida del Paese c’è una classe dirigente, che ha tutti i limiti di questo mondo, ma sta provando a sbloccare tutto quello che è rimasto fermo in questi anni”. E per questo ha aggiunto: “Non è facile, è bellissimo fare il servitore, per un certo periodo, dello Stato, perché non ci dimentichiamo che noi siamo rottamatori veri, per cui dopo un po’ lasceremo. Ho detto massimo due mandati, poi a casa: faremo questo fino al 2018 e poi fino al 2023”.

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Ma è sulla lotta alla corruzione che il premier ha spiegato con forza: “Sento parlare di impresentabili, ma sulla legalità non prendiamo lezioni da nessuno. Questo e’ il Pd, è legalità. C’è chi la combatte a parole, chi con i fatti”, dice. Poi riprende l’argomento in un post su Facebook: “Il Pd è il partito che ha impresso una svolta nella lotta contro la corruzione”.

Il premier-segretario ha elencato i provvedimenti: “Pene più dure, prescrizione più difficile, falso in bilancio, l’Autorità anti corruzione di Cantone, l’autoriciclaggio: leggi attese da decenni e realizzate in tredici mesi dal Pd”. Quindi, “non siamo tutti uguali: c’è chi combatte la corruzione a parole -attacca- e chi la combatte con le leggi. C’è chi combatte la corruzione con gli slogan sui giornali e chi la combatte con le leggi in Gazzetta Ufficiale. Non siamo tutti uguali. Orgoglioso del lavoro del Partito democratico”.

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