Grecia-Germania: Renzi sta con la Merkel

Il presidente del Consiglio: il rischio è che il referendum si trasformi in Merkel contro Tsipras. Sarebbe un errore ed è quello che vuole Alexis.

Grecia-Germania: Renzi sta con la Merkel
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30 Giugno 2015 - 09.14


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“Dare la colpa alla Germania di ciò che sta avvenendo in Grecia è un comodo alibi che non corrisponde alla realtà. Dare sempre la colpa ai tedeschi non può essere una politica. Può tirare su il morale, ma non tira su l’economia. La Merkel ha provato davvero a trovare una soluzione. Credo che la mossa del referendum l’abbia spiazzata”.

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E’ il giudizio espresso dal presidente del Consiglio Matteo Renzi che valuta uno degli aspetti del referendum indetto da Alexis Tsipras sulle ulteriori misure di austerità che il governo dovrebbe imporre alla Grecia.

“Lei – aggiunge Renzi riferendosi alla cancelliera tedesca – era in prima fila in Germania per fare un accordo anche contro la sua opinione pubblica. Ma adesso il rischio è che il referendum si trasformi in Merkel contro Tsipras. Sarebbe un errore ed è quello che vuole Alexis. Che non a caso ha vinto le elezioni parlando più contro la Merkel che per la Grecia. Ecco perché credo che Juncker abbia sbagliato a lanciare la campagna elettorale del sì. Questo non è un referendum tra leader europei. Questo è un ballottaggio: euro o dracma”.

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“I greci non devono dire se amano più il loro premier o il presidente della commissione europea. Ma se vogliono restare nella moneta unica o no. Che cosa succederà se vinceranno i no? Se vincono i no, a mio giudizio, la Grecia va verso l’abbandono dell’euro. Torna alla dracma. E sarebbe un dramma innanzitutto per i greci. Ma a questo punto devono decidere loro: i leader europei rispettino il volere di Atene, senza impicciarsi. Vogliono andarsene? Deciderà il loro popolo. Democrazia – conclude Renzi – è una parola inventata ad Atene: Bruxelles la deve rispettare”.

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