Bubbico: più controlli sui treni contro il terrorismo
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Bubbico: più controlli sui treni contro il terrorismo

Il viceministro dell'Interno: 'Bisogna tracciare gli spostamenti anche sui treni per combattere il terrorismo come accade sugli aerei'.

Nella foto: Filippo Bubbico, viceministro dell'Interno
Nella foto: Filippo Bubbico, viceministro dell'Interno
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30 Agosto 2015 - 10.19


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Il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico è tornato a parlare delle misure discusse al vertice di Parigi per la sicurezza ferroviaria, sottolineando in alcune interviste la necessità di tracciare gli spostamenti sui treni e di introdurre maggiore controlli sulla vendita di armi. “Per combattere il terrorismo – ha spiegato Bubbico -, è necessario poter tracciare il profilo dei passeggeri che viaggiano sia in aereo, che sui treni”.

Il passenger name record (Pnr) “consente di ricostruire gli spostamenti completi delle persone. Se un passeggero attraverso varie rotte va e viene da zone a rischio terrorismo come Iraq, Siria, Afghanistan o Libia, alternando magari il treno con l’aereo, scatta l’allarme” ha aggiunto il viceministro. Bubbico ha spiegato poi quale sia stato il contributo dell’Italia al vertice di Parigi: “Abbiamo chiesto che la Ue emani una direttiva per rendere piu’ severi i controlli su chi acquista armi e chi chiede i permessi per la detenzione”.

Il maggiore controllo sulle armerie “ci aiuta a individuare i ‘lupi solitari’ che, essendo auto-indottrinati, non sono in grado di accedere alle organizzazioni criminali per procurarsi le armi per gli attentati. E’ probabile che loro le comprino in armeria”.

Il viceministro non ha escluso che alcuni sistemi di controlli chiesti sui treni verso l’Europa possano essere applicati in futuro anche alle tratte interne, se necessario: “Il vertice è stato la sede per discutere solo delle regole comuni ai paesi dell’Unione europea. Al momento i provvedimenti italiani non sono all’ordine del giorno, anche se potremmo riprenderne alcune se dovesse essere necessario”.

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