Il sindaco di Livorno non vuole che lo si paragoni agli indagati del Pd. “Pizzarotti farà come me e come tutti i sindaci Cinque Stelle. Collaborerà con la magistratura. Ma di che parliamo però? Qui non ci sono in ballo tangenti, mazzette o favori personali. Io ho le mani pulite. Non siamo Mafia capitale, frutto delle politiche del Pd che le mani se le è sporcate”.
Lo ha detto Filippo Nogarin, raggiunto da avviso di garanzia per concorso in bancarotta fraudolenta. Nogarin si è detto “pronto” a dimettersi “se emergeranno condotte scorrette” da parte sua. “Lo stesso vale per Federico (Pizzarotti), che ha ricevuto un avviso per aver fatto una nomina che gli compete. Quanto a me leggo di essere indagato per concorso in bancarotta fraudolenta quando la bancarotta qui non c’è. Un po’ strano no?”. “Bisognerebbe chiederlo al pm. Io so solo che la società dei rifiuti era al collasso e che noi, e non la giunta guidata dal Pd che mi ha preceduto, abbiamo portato i libri ai giudici e avviato il concordato preventivo”.
“Chiedo solo dove sia questa bancarotta a cui concorrerei. Il tribunale mi ha pure dato ragione, ha detto che ho fatto la scelta giusta con il concordato, per cui davvero sono sereno. Forse altri adesso avranno qualche ragione di preoccuparsi”.