Le menzogne di Storace: gli antifascisti inneggiano cinque assassini nigeriani
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Le menzogne di Storace: gli antifascisti inneggiano cinque assassini nigeriani

L'ex non rimpianto governatore della regione Lazio schiuma rabbia e evita di parlare del vero motivo: Luca Traini

Le menzogne di Storace: gli antifascisti inneggiano cinque assassini nigeriani
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10 Febbraio 2018 - 13.33


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Come chiamarle se non volgari menzogne propalate da uno spacciatore do odio che da governatore della regione Lazio si è distinto per malgoverno al pari di Alemanno e della sua gestione da ‘camerati al bar’ del comune di Roma?
Ecco cosa ha detto Storace, lo stesso che si guarda bene dal pronunciare il nome di Luca Traini, ossia il terrorista nazista candidato della Lega che è andato a sparare a chi avesse la pelle nera e tace sulla morte di Jessica, il cui destino è stato atroce come quello di Pamela, ma siccome è stata uccisa da un tranviere italiano non è degna di nota. Perché a fascisti, post-fascisti e para fascisti (gli stessi che definiscono il femminicidio un’invenzione della sinistra) delle donne e dei loro diritti importa poco. Solo che possono essere utilizzate le loro disgrazie nell’ottica xenofoba.
Che ha detto l’ex missino? “Oggi antifascisti a Macerata per inneggiare a cinque assassini nigeriani: siete la vergogna dell’Italia che piange Pamela seviziata, massacrata, distrutta da quelle belve”.

A parte il mirabile “garantismo” di una parte politica prona a difendere l’indifendibile Berlusconi e codazzo di Dell’Utri, Lavitola e gente condannata inj via definitiva e che ora (a indagine appena iniziata) già ha deciso che gli assassini sono cinque, chi sia la vergogna dell’Italia si comprende proprio da queste bugie.
A Macerata la gente è scena in piazza dopo che uno dei tanti fascisti, coccolati politicamente proprio da gente come Storace, ha preso la pistola e si è messo a sparare all’impazzata in pieno centro di Macerata.
I nemici dell’Italia sono i nostalgici di Mussolini, delle leggi razziali, i complici di Hitler nell’Olocausto. Quello che sono in piazza sono coloro che difendono la Costituzione democratica. Quella che consente perfino a gente come Storace di parlare .

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