Che diceva Giggino Di Maio quando chiedeva i voti dei meridionali? “La Lega il nostro partito più affine? Io sono di Napoli, Salvini era uno di quelli che diceva «Vesuvio lavali col fuoco”, di affine con lui non ho niente”.
E aggiungeva che chi parlava di possibili alleanze faceva solo speculazioni giornalistiche.
Roberto Fico rispetto all’alleanza tra M5s e Lega diceva divertito “Dio ci scampi”, nemmeno fosse l’ipotesi di connubio tra diavolo e acqua santa.
E certo oltre al Vesuvio lavali con il fuoco nessuno aveva dimenticato il “senti che puzza scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani, o colerosi terremotati voi col sapone non vi siete mai lavati”.
Ora il padano diventato estremista di destra e nazionalista cerca di dimenticare quel coro. E in cambio di un po’ di potere le promesse grilline sono evaporate più velocemente di quelle di Renzi.
E ora gli elettori M5s possono allegramente cibarsi di Salvini, ossia uno che ha fatto la sua carriera politica vomitando insulti contro il sud. Prosit.
Al contrario va dato atto della coerenza del sindaco di Napoli De Magistris che aveva detto: .Salvini è uno dei principali responsabili del clima di odio innescato nel nostro Paese. Noi vogliamo, invece, l’Italia coesa, solidale, giusta, unita nelle autonomie e nelle diversità. Non vogliamo l’Italia degli egoismi e dei razzismi. Le persone sono tutte diverse ma tutte uguali nei diritti e nei doveri. Hanno ripreso anche ad utilizzare il termine razza in maniera irresponsabile, vergognosa”.
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