Conte ha incontrato Siri, il premier non sa come uscire dall'impasse

Ieri sera il vertice, ma non trapelano indiscrezioni. M5S insiste per le dimissioni, Tria difende il sottosegretario

Conte e Siri
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30 Aprile 2019 - 09.34


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Ieri sera, secondo quanto si apprende, c’è stato l’incontro tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il sottosegretario ai Trasporti Armando Siri. Non trapelano ancora informazioni sull’esito del confronto.

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Nel Governo sembra però arrivato il momento di decidere. In mattinata sono tutti a Tunisi – il premier Conte, i vice premier Salvini e Di Maio, oltre al ministro degli Esteri Moavero – e in serata saranno tutti al Consiglio dei ministri.

I 5 stelle insistono sulla necessità di dimissioni per il sottosegretario leghista, indagato per corruzione, mentre una voce in difesa di Armando Siri arriva da Giovanni Tria, secondo cui “non ci si dimette per un avviso di garanzia”.

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“Sono garantista nel senso che una persona deve poter provare la propria innocenza – ha detto invece il Guardasigilli Alfonso Bonafede – però l’indagine di cui parliamo è un’indagine grave, perché parliamo di corruzione, di collegamenti con la mafia. Le persone coinvolte sono presunte innocenti, non ci sono dubbi, però il ruolo di sottosegretario è un ruolo molto importante. Non si parla di una questione di giustizia, di essere innocente o di essere colpevole: si parla di una questione morale”

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