I fascisti minacciano, la polizia blocca chi critica il governo: per Di Maio sono tutti 'estremisti' alla pari

Un predicozzo di Giggino da Avellino per lanciare segnali a Salvini che in realtà mette sullo stesso piano violenze e minacce di stupro e chi civilmente manifesta

Il gatto Di Maio e la volpe Salvini ingannano il burattino Conte: sui muri il fotogramma della pantomima italiana
Il gatto Di Maio e la volpe Salvini ingannano il burattino Conte: sui muri il fotogramma della pantomima italiana
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

13 Maggio 2019 - 15.59


ATF AMP

Ancora una volta l’equidistanza, tipica di colore che vogliono tenere il piede in due staffe, tenersi le porte aperte e poter dire in ogni momento “io l’avevo detto”, sia che la situazione evolva in un modo e nell’altro.
Così mentre i fascisti sono liberi di provocare e persone civili protestano civilmente con Salvini che reagisce in maniera scomposta, Giggino da Avellino mette tutti nello stesso calderone.
Da un lato i fascisti razzisti che minacciano di stupro una famiglia rom che ha avuto legalmente una casa assegnata, dall’altro chi cerca di far rispettare la legalità.
Da un lato cittadini che esprimono civilmente e pacificamente il dissenso dal governo, dall’altro la polizia che toglie gli striscioni facendo un uso discutibile dei propri poteri.
Per Di Maio tutto deve indistintamente rientrare nel calderone degli ‘estremisti’.
Così ha detto: “Vedo e sento molto nervosismo in Italia. Alla Sapienza oggi sono tornate le camionette delle Forze dell’Ordine come non accadeva da tempo. C’è una tensione sociale palpabile, non solo a Roma, come non si avvertiva da anni. Sequestri di telefonini, persone segnalate, striscioni ritirati. 
Nelle piazze è tornata una divisione tra estremismi che non credo faccia bene a nessuno, soprattutto al nostro Paese, alle nostre famiglie, ai nostri interessi economici e culturali. In questo momento più che mai c’è bisogno di equilibrio e dialogo, per un bene collettivo, un bene superiore che si chiama Italia. 
Questo è un appello che lancio a tutte le forze politiche e anche all’interno del governo. La politica deve occuparsi dei problemi degli italiani, deve dare risposte, non deve inseguire ogni polemica, non deve rincorrere media o tv. 
La politica deve fare le cose. Siamo stati eletti per questo. Noi le stiamo facendo e domani parleremo di sanità, dicendo una cosa chiara: le nomine nella sanità devono basarsi sul merito e su nient’altro. Per troppo tempo sono state decise da politici che a tutto pensavano, tranne alla nostra salute. E annunceremo una cosa importante; il 15 maggio ci sarà il primo tavolo per stanziare un miliardo in favore delle famiglie italiane. C’è il salario minimo pronto, che fissa a 9 euro lordi la paga minima oraria per ogni lavoratore (dai camerieri ai magazzinieri). Aspettiamo una risposta su tutto questo da parte della Lega. Basta slogan, basta polemiche, noi vogliamo lavorare”.
Lavorare si fa per dire, visto che Das quando c’è questo governo i debiti degli italiano sono aumentati e l’economia va male. Ma soprattutto negare la deriva all’estrema destra dell’Italia è un errore che può fare chi non conosce l’abc della politica, pur essendo il leader del primo partito alle elezioni. Un controsenso tutto italiano.

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version