Di Maio cede a Salvini su tutti i fronti: "Abbiamo sempre detto di sì a flat tax e autonomia"

Sfiduciato perfino dall'elettorato grillino Giggino si nasconde dietro le solite frasi fatte: "Realizziamo il contratto di governo"

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4 Giugno 2019 - 07.38


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Giggino da Avellino è sotto schiaffo. Sa perfettamente che il salvataggio telematico della Casaleggio Associati e piattaforma Rousseau non corrispondono a un suo reale gradimento. La gran parte dei grillini non crede più a questo personaggio che non esprime un pensiero politico, non ha un’idea politica, non ha una linea politica, politicamente rappresenta il nulla assoluto ed ha avuto solo la ventura di trovarsi in uno tsunami di rancore e analfabetismo funzionale che ha consentito a lui e a quelli come lui di arrivare al governo dall’alto della loro totale ignoranza politica e improvvisazione continua. 

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Che li ha fatto passare da anti-euro e europeisti, da francescani a xenofobi, da società civile a nemici delle Ong il tutto condito da stupidaggini messe in fila, da politica estera da repubblica delle banane e da una serie lunghissima di stupidaggini che messe insieme potrebbero diventare un libro più copioso delle barzellette sui carabinieri.
E adesso M5s recita il copione dello sconfitto che fa finta di non arrendersi: “Nessuno vuole vivacchiare. Siamo la prima forza politica in Parlamento, abbiamo sempre dimostrato lealtà a questo governo. Vogliamo andare avanti per continuare a dare risposte agli italiani. Non c’è altro tempo da perdere. Le parole più belle sono i fatti”.

Lo ha detto il vicepremier e capo politico del Movimento cinque stelle Luigi Di Maio in una intervista al Corriere della Sera in cui commenta la situazione del governo e l’ultimatum del premier Giuseppe Conte.
Il vertice di governo? “Spero il prima possibile, io sono a completa disposizione. Per quanto riguarda il contratto, prima realizziamo tutti i punti. Di sicuro ora serve un’agenda con delle priorità che ci permetta di lavorare in maniera spedita e propositiva”, rispode Di Maio osservando che “chi tradisce questo contratto tradisce il Paese. Ed io di sicuro non voglio tradire i cittadini che ci hanno dato fiducia e continuano a credere in questo governo”. Salvini chiede flat tax e autonomia? “Se vogliamo farli subito noi siamo pronti. Siamo disponibili a discutere con la Lega faccia a faccia di queste proposte. Abbiamo sempre detto di sì a flat tax e autonomia, se fatta in un certo modo. Basta sedersi attorno a un tavolo e lavorare”.
Quanto al rimpasto, conclude Di Maio, “a noi le poltrone non interessano. Quello che posso dirle è che in questi giorni ho sentito troppi attacchi ai ministri del Movimento”, “basta messaggi virtuali, ribadisco: io voglio solo lavorare seriamente”.

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