L’ex segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, è uno dei parlamentari italiani saliti a bordo della Sea Watch e che era sulla nave nel momento in cui la nave ha attraccato al porto di Lampedusa: “Un ministro che esulta per l’arresto di una donna che salva le vite è uno spettacolo non certo degno di un Paese come il nostro che ha sempre combattuto per la solidarietà”.
“Sono sbarcato a Lampedusa -racconta Fratoianni- stamane intorno alle 5.30. Non ho lasciato la nave fino a quando non è sceso l’ultimo migrante. Sulla manovra di attracco al porto non so dare un giudizio di carattere tecnico, perché non sono un esperto, ma mi sento di escludere che ci sia stata una precisa volontà, una scelta di voler provocare danni, o peggio, incidenti che avrebbero potuto ferire chi sta lavorando”.
Credo -sottolinea Fratoianni- che se questa vicenda fosse stata gestita diversamente, avremmo evitato il momento di paura che abbiamo avuto oggi durante la manovra di attracco al porto di Lampedusa”.
Salvini aveva scritto che provava ‘tristezza’ per la presenza a bordo dei parlamentari, ma Fratoianni risponde: “Non ho nulla di cui vergognarmi, ho fatto il mio lavoro, ovvero, ho svolto la mia funzione ispettiva in una situazione molto particolare. E continuo a pensare che bisogna sempre combattere contro questo assurdo rovesciamento, per cui la solidarietà è diventato il peggiore dei crimini…”. Come risponde a chi vi accusa di aver fatto un assist a Salvini? ”Io non ho fatto nessun assist, ho fatto quel che credevo che fosse giusto fare”, replica Fratoianni che aggiunge: ”Gli assist si fanno in una partita di calcio. Continuo a pensare che ci sono scelte che si fanno e si devono fare a prescindere dalla loro convenienza sul piano elettorale”.
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