Urla e contestazioni hanno accolto l’inizio dell’intervento in Senato di Matteo Salvini, precedente alla votazione per l’autorizzazione a procedere sul caso Gregoretti. Il leader della Lega ha replicato citando l’sms ricevuto dal figlio in mattinata: ”“Chi borbotta in Aula forse non ha un figlio come il mio che prima di andare a scuola mi ha mandato un messaggio per dirmi ’Forza papà”.
Salvini ha poi rincarato la dose, chiedendo rispetto: ”“Se non portate rispetto a me portatelo a due ragazzi che non sono colpevoli degli eventuali errori del padre”, aggiunge. “Fate veramente pena”. “C’è bisogno di una cavia? Eccomi. L’unica mia preoccupazione non è per me, mi spiace per i miei figli che domani leggeranno sul giornale.”
I due figli sono stati il fulcro del discorso del leader del Carroccio. Salvini ha svelato cosa gli ha chiesto sua figlia, alludendo ad un titolo di Repubblica di questi giorni: “Mia figlia mi ha chiamato perché ha letto il titolo “cancellare Salvini”. E io a dire: ‘no Mirta, guarda che nessuno vuole cancellare papà. Sono dei giornalisti un po’ burloni…”. Ha anche alzato i toni, quando ha sentito degli ululati dai banchi del M5S e del PD quando li ha nominati: “Presidente, su questo perdo la pazienza. Altro che Partito Democratico. Siete antidemocratici di natura”, ha urlato.
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