Sono al governo da due giorni e già hanno avuto modo di esercitare la loro incoerenza: questa volta se la prendono con la decisione di mettere la Toscana in zona arancione, non sapendo che la suddivisione spetta al governo attuale, quello di cui fanno parte.
Alcuni consiglieri leghisti toscani mostrano solidarietà ai ristoratori toscani: “La nostra solidarietà ai ristoratori e a tutti quegli esercizi commerciali che speravano, per San Valentino, in un’occasione di guadagno in tempi difficilissimi e invece sono stati beffati ritrovandosi addosso, dall’oggi al domani, le chiusure imposte dalla ‘zona arancione’. Chiusure particolarmente dannose specialmente per quegli esercizi commerciali costretti, al fine di portare avanti la loro attività, a comprare merci deteriorabili che, tra 15 giorni, non potranno più essere utilizzate e quindi rappresenteranno un’ulteriore perdita”.
“Queste categorie stanno vedendo ancora deluse le loro speranze e hanno bisogno di aiuti concreti che non posso più tardare”, sottolineano Scipioni e Cappelletti.
”Chi governa la Regione deve prendere atto che non possiamo continuare a tenere chiusi gli esercizi di ristorazione in zona arancione – aggiunge Tozzi -. Dobbiamo aprirli rispettando e facendo rispettare, con controlli stringenti, il distanziamento sociale e la sanificazione. E Giani, se non è troppo debole politicamente rispetto al nuovo governo, vada a Roma e si faccia sentire, a nome degli imprenditori e dei lavoratori toscani del settore”.