La fiducia di Speranza su AstraZeneca: "L'Ema rassicurerà sull'efficacia del vaccino"

Il Ministro della Salute dopo la sospensione del vaccino: "La decisione è precauzionale. Giovedì avremo tutti gli elementi per riprendere la vaccinazione"

Roberto Speranza
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16 Marzo 2021 - 10.29


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La sospensione delle somministrazioni AstraZeneca in Italia dopo la morte di tre persone (nonostante sia da accertare il nesso) ha fomentato la psicosi vaccini.

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A rassicurare ci ha pensato il Ministro della Salute Roberto Speranza: “La decisione di ieri di sospendere AstraZeneca è di natura precauzionale e la decisione è emersa dopo una valutazione dell’istituto tedesco per i vaccini. C’è stato un confronto tra i ministri della Salute: ora i Governi attendono il giudizio Ema per giovedì e siamo fiduciosi che possano emergere tutti gli elementi di rassicurazione per consentirci di riprendere la vaccinazione. È giusto avere cautela. Chi ha già fatto il vaccino Astrazeneca non ha ragione di essere preoccupato”.

Quello della produzione delle dosi resta però un punto focale per garantire il rispetto della campagna vaccinale: “Chiediamo alle aziende con forza di rispettare gli accordi. La curva delle consegne sarà crescente nelle prossime settimane. In questo primo trimestre ci aspettavamo 15 mln di dosi, nel secondo trimestre ci aspettiamo oltre 50 mln di dosi. Nel terzo trimestre ci aspettiamo 80 mln di dosi. Questi numeri ci danno il senso di una accelerazione forte che noi dobbiamo tradurre in capacità logistica e organizzativa. Sono convinto che l’Italia sia un grande paese all’altezza di questa sfida”. 

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“I vaccini”, d’altronde, “sono e restano l’arma fondamentale con cui provare ad uscire da questi mesi difficili. Noi crediamo fortemente nella campagna di vaccinazione”, aggiunge il ministro. 

“Dentro il Recovery Fund ci saranno investimenti per il sistema sanitario. In particolare, vorremmo potenziare i servizi di prossimità ai cittadini, trasformando la casa nel primo luogo di cura. Vorremmo far diventare l’Italia il primo paese europeo per l’assistenza domiciliare”, conclude Speranza. 

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