Tajani (e Renzi) si accodano a Salvini: "Fra 10 giorni vedremo se dilatare il coprifuoco alle 23"
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Tajani (e Renzi) si accodano a Salvini: "Fra 10 giorni vedremo se dilatare il coprifuoco alle 23"

Anche Forza Italia si accoda alla richiesta del leader Matteo Salvini di rivedere l’orario sul coprifuoco: "Spostare il termine della chiusura dalle 22 alle 23, se le condizioni lo permetteranno”

Antonio Tajani
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22 Aprile 2021 - 13.13


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Con le parole del coordinatore nazionale Antonio Tajani, anche Forza Italia si accoda alla richiesta del leader Matteo Salvini di rivedere l’orario sul coprifuoco.

“Forza Italia chiede che nel giro di una settimana, dieci giorni si verifichi la situazione della pandemia nel nostro paese e si possa spostare, se le condizioni lo permetteranno, il termine della chiusura dalle 22 alle 23”.

Intervenuto in un punto stampa con i giornalisti a Bruxelles in merito all’astensione della Lega, Tajani ha spiegato che “c’è stato un dibattito.  Anche noi chiedevamo di chiudere alle 23, non alle 22, poi c’era una maggioranza che puntava alle 22. È ovvio che per noi la stabilità del governo è fondamentale, anche perchè ora si deve discutere del Recovery. Però riteniamo giusto che si faccia un’ulteriore verifica e, se positiva, cioè se la pandemia continua a decrescere, si decida da subito di anticipare le scelte e quindi di passare dalle 22 alle 23 per quanto riguarda le chiusure”.

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L’eurodeputato ha però confermato come “noi convintamente sosteniamo questo governo. Non pensiamo assolutamente a indebolirlo. Lo indebolisce semmai chi solleva problemi che nulla hanno a che vedere con la guerra contro il coronavirus. Dobbiamo lavorare perché ci siano delle soluzioni che diano risposte concrete ai cittadini italiani”, ha continuato Tajani.
”È ovvio che bisogna fare una sintesi, ma credo che anche gli scienziati del Comitato scientifico che segue l’evolversi della pandemia debbano convincersi che magari allungando di un’ora i tempi di apertura si possono diluire le presenze. E, quindi, questo allungamento, se, come tutti siamo convinti, la pandemia migliorerà, agevolerà non soltanto le imprese, il mondo del commercio, dell’artigianato e in particolare della ristorazione, ma anche cittadini italiani che potranno muoversi con maggiore sicurezza senza creare assembramenti davanti a bar e ristoranti”.

Anche da Italia Viva si chiede maggior attenzione alla questione. “Ridare possibilità agli eventi all’aperto di ripartire ma imporre un coprifuoco alle 22 rappresenterebbe una sorta di paradosso contraddittorio: di fatto, si finirebbe per dare un altro colpo al settore del teatro e dello spettacolo dal vivo”. Ha affermato la deputata Raffaella Paita. “Per questo ci pare incoraggiante la precisazione del Governo che le decisioni sul coprifuoco verranno tarate in base ai dati epidemiologici, tanto che non è affatto detto rimanga in vigore fino al 31 luglio”.

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“Tuttavia”, ha sottolineato Paita, “per evitare che un orario del genere rischi di rivelarsi un danno rispetto alle esigenze fondamentali del settore e dunque alle necessità delle migliaia di persone che vivono grazie alla cultura e allo spettacolo, chiediamo al Governo di ripensare la misura, magari individuando soluzioni tecniche adatte. Si potrebbe, per esempio, immaginare delle deroghe per chi esce da uno spettacolo teatrale o da un cinema. Bisogna fare il possibile per evitare di assestare il colpo di grazia per un settore fondamentale della vita sociale e anche economica del nostro Paese”.

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