Rosato (Italia Viva) "Gualtieri una scelta suicida del Pd, a Roma stiamo con Calenda”

Il vicepresidente della Camera: "Il leader di Azione è ancora nel Gruppo parlamentare europeo del Pd. Non è, quindi, un nemico del Partito democratico".

Renzi e Rosato
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5 Luglio 2021 - 19.44


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di Antonello Sette

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Rosato, quale è lo stato di salute di Italia Viva? Ha paura dei sondaggi negativi?

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La nostra salute è buona, perché è buona la salute del Paese, spiega il vicepresidente della Camera rispondendo all’Agenzia SprayNews. Finalmente siamo in mani affidabili. Abbiamo scommesso sul futuro dell’Italia, non sui sondaggi. I sondaggi, peraltro, contano quello che contano. Quando correvamo alle ultime Regionali in Campania, i sondaggi ci accreditavano dell’1,2 per cento. Alle urne abbiamo ottenuto il 7,4.

Riccardo Nencini, presidente del Partito Socialista italiano, ha detto che Pd e 5 Stelle da soli non possono battere i sovranisti e che ci vorrebbe una condivisione di tutto il riformismo italiano. Concorda?

Assolutamente sì, ma dalle cose che vedo il Partito Democratico non sembra consapevole di questo ma, al contrario, è chiuso sotto una campana di vetro, in compagnia delle diverse costellazioni grilline. 

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In molti, compresa la centrista Più Europa, hanno criticato la vostra decisione di proporre alcune modifiche al testo della legge Zan che, a loro giudizio, raccolgono gran parte delle istanze della destra. Lei che cosa risponde? 

Ho appena letto un’agenzia in cui la Presidente Emma Bonino lancia i nostri stessi segnali di allarme. A noi interessa approvare una legge contro le violenze e le discriminazioni di natura sessuale. Tutto il resto sono vessilli ideologici che servono più ai partiti, che li sventolano, che alle ragazze e ai ragazzi che subiscono violenze e minacce. 

In vista delle elezioni amministrative vi state alleando in modo differenziato. A Milano siete con Giuseppe Sala che è il candidato anche del Pd. Non è così a Roma dove sostenete Carlo Calenda, in antitesi al candidato ufficiale piddino Roberto Gualtieri. Quali sono i criteri e la strategia?

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A Roma la strategia suicida del Pd ha portato a non sostenere Calenda, che per quanto ci riguarda resta il miglior candidato in campo. Ricordo che Carlo Calenda è ancora nel Gruppo parlamentare europeo del Pd. Non è, quindi, un nemico del Pd. A Bologna, a Napoli e in tante altre città siamo con il centrosinistra.  Alcune questioni sono ancora aperte. A Torino, ad esempio, la scelta al ribasso operata dal Pd ci obbliga a lanciare un segnale di allarme. 

Scelta al ribasso in che senso?

Alle primarie gli elettori sono stati meno dei sottoscrittori delle varie candidature. Il vincitore Stefano Lo Russo non ha neppure raggiunto la maggioranza assoluta dei votanti. Tutto chiuso dentro casa, con la rinuncia al contributo della società civile che pure si era detta disponibile. 

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In conclusione che cosa farà da grande Italia Viva. Con chi non vi alleerete mai?

Non ci alleeremo mai con i nemici del Paese. Con quelli che vedono l’Europa come nemica e che vivono la politica solo fra slogan e populismo. 

Quindi mai con la destra e con i Cinquestelle?

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Ci vediamo nel 2023.

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