I Verdi in campo per Sala con Grandi e Monguzzi capilista
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I Verdi in campo per Sala con Grandi e Monguzzi capilista

Monguzzi è il consigliere uscente del Pd ma ha scelto di seguire il sindaco in Europa Verde: "Puntiamo al 5%"

Sala e Carlo Monguzzi
Sala e Carlo Monguzzi
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4 Agosto 2021 - 18.57


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Saranno Elena Grandi e Carlo Monguzzi i capilista dei verdi a Milano, a sostegno della candidatura di Beppe Sala a sindaco.
Gli ambientalisti puntano a superare la soglia del 5%: “Dobbiamo essere ambiziosi”, ha spiegato Grandi che è co-portavoce nazionale della Federazione dei Verdi.
Monguzzi, consigliere comunale uscente del Partito democratico, ha scelto di cambiare lista spinto anche dal sindaco Sala: “Ho perorato l’ingresso di Monguzzi nei Verdi perché credo che abbiano bisogno di essere rafforzati con competenze ed esperienza. Ci tengo che siano forti nelle preferenze, la mia è una promessa e una richiesta di aiuto”, ha aggiunto il numero uno di Palazzo Marino che nei mesi scorsi ha aderito ai Verdi Europei.
Per Monguzzi la prossima consiliatura milanese sarà quella del “cambio di passo: non è più il momento delle mezze misure – ha detto – bisognerà cambiare marcia perché la transizione ecologica non è un pranzo di gala”.
Tra le priorità della lista c’è l’impegno per ridurre l’impatto del riscaldamento delle case, che genera in città il 45% delle emissioni, e un piano di incentivi per agevolare il cambio delle auto più inquinanti.
“La città verde si costruisce a partire dai fondi del Pnrr che ci permetteranno di fare una serie di interventi sui sistemi di riscaldamento dei beni pubblici e sugli impianti energetici”, ha aggiunto Sala.
“Sul cambio degli autobus di Atm e sul prolungamento delle metro stiamo lavorando da tempo e mi pare che sia una svolta verde molto concreta. Non sono quasi mai nella vita per il no, ma spesso per un sì condizionato e strutturato.
Ed è l’invito che faccio ai verdi: il mio vuole essere un ecologismo globale, molto pragmatico”, ha concluso.
Il sindaco uscente con la sua candidatura garantisce da una parte una ”continuità nei valori”, dall’altra ”una discontinuità, perché siamo coscienti che le città debbano cambiare.
Da questo punto di vista Europa Verde può giocare una partita importante e io mi auguro che abbia un buon risultato alle elezioni”.
La lista green a Milano ”non può accontentarsi del 5%, ma deve guardare oltre”, ha detto la capolista Grandi, raccogliendo la sollecitazione di Sala, che qualche mese fa aveva criticato i Verdi italiani, che – ha ribadito oggi – ”si devono prendere la responsabilità che essere al 2% significa non aver portato a termine il compito, perché con quello che stiamo vivendo e la sensibilità che c’è tra i cittadini non si può stare a quel livello. Allora cominciamo da Milano”.
È il motivo che ha spinto Monguzzi a schierarsi con Europa Verde.
”Questo non è il momento di mollare: Milano non ne risente ancora, ma il surriscaldamento del pianeta è una cosa devastante ed è dalle città che deve partire la riscossa”, ha detto il consigliere candidato, sottolineando che ”sulle questioni ambientali ci vuole qualcuno che spinga e che le metta al primo posto, come fanno i Verdi, quindi penso che sia indispensabile dargli una mano”.

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