“Oggi, 100 anni fa, la marcia su Roma fu l’inizio di 20 lunghi anni di dittatura fascista in Italia. E fu l’atto finale dopo soprusi e violenze degli squadristi in camicia nera e manganello, in giro per l’Italia.Approfittarono della crisi economica e sociale che investì l’Europa e l’Italia, dopo la prima guerra mondiale. E ottennero il tacito appoggio della borghesia, dei latifondisti, dei padroni.”
Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.
“Le squadracce fasciste – prosegue il leader di SI – ebbero il mandato di reprimere nel sangue gli scioperi di braccianti e lavoratori delle industrie, che chiedevano pane e che venivano sfruttati e mal pagati. Nemici di quello stesso popolo, in nome del quale pretendevano di parlare e di agire.
Ancora oggi qualcuno scambia il fascismo per folklore. Un errore drammatico che si può correggere con la memoria. Lo stesso errore che commette chi pensa che quella ideologia sia consegnata alla storia. Non è così, e ne vediamo i segni ogni giorno in molte cose. Serve ricordare, perché non accada più. E servono atti concreti, come lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste, chiesto dal Parlamento del nostro Paese e che attendiamo da tempo.
“Perché sia chiaro – conclude Fratoianni – anche a coloro che siedono oggi al governo, che la Repubblica Italiana nacque proprio perché in Italia vinsero gli antifascisti.”