Superbonus, Pelle (Cisl): "Il governo innesca bomba sociale, si rischia una vertenza gigante"
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Superbonus, Pelle (Cisl): "Il governo innesca bomba sociale, si rischia una vertenza gigante"

Superbonus, l'allarme del segretario Filca Cisl, Enzo Pelle: «Il blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura sui bonus edilizi, compreso il Superbonus, mette a rischio decine di migliaia di aziende e oltre 100mila posti di lavoro». 

Superbonus, Pelle (Cisl): "Il governo innesca bomba sociale, si rischia una vertenza gigante"
Enzo Pelle, segretario generale Filca Cisl
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17 Febbraio 2023 - 09.56


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Superbonus, il governo Meloni blocca la cessione dei crediti e la Cisl lancia l’allarme legato ai posti di lavoro che andranno in frantumi. Enzo Pelle, segretario del sindacato, è stato chiaro. 

«Il blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura sui bonus edilizi, compreso il Superbonus, mette a rischio decine di migliaia di aziende e oltre 100mila posti di lavoro. Le prime avvisaglie c’erano già state, perché molti lavoratori lamentavano il ritardo dello stipendio a causa della sempre meno disponibilità liquida delle imprese. Ora con questa scelta il Governo rischia di innescare una vera bomba sociale». 

«Rischiamo di disperdere un patrimonio di professionalità che è fondamentale per il cambiamento del Paese e che è indispensabile per realizzare quanto previsto dallo stesso Pnrr. Bisogna trovare la strada perché parte di questo patrimonio di lavoratori possa essere garantita, anche trovando soluzioni di semplificazione normativa per accelerare le opere del Pnrr». 

Secondo Pelle «si rischia di avere una delle più grandi vertenze del lavoro del nostro Paese, con una portata di gran lunga maggiore di quelle che avvengono nei grandi gruppi, che fanno notizia. Il settore ha bisogno di politiche industriali e di lungo periodo, e visto che c’è un governo politico è il momento di affrontare in modo strutturale le politiche del settore e dell’abitare. Bisogna rivedere i bonus garantendo i redditi più bassi e le classi energetiche più basse, considerando anche la densità abitativa dei luoghi di intervento e utilizzando strumenti emergenziali. Per questo – conclude Pelle – è bene che vengano convocati anche i sindacati del settore, perché c’è bisogno di un confronto che tuteli un pezzo del lavoro strategico per il futuro dell’Italia».

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