Ignazio La Russa era in visita al Memoriale della Shoah insieme alla senatrice a vita Liliana Segre. Il presidente del Senato ed esponente di Fdi, si è fermato a parlare con i giornalisti termine della visita, ma proprio non è riuscito a nominare i responsabili del genocidio di cui quel memoriale è simbolo. E alla prima domanda a proposito del suo sentirsi antifascista, La Russa ha preferito voltare le spalle e andarsene.
«Ciò che è avvenuto è stato senza ombra di dubbio il male assoluto, quindi grazie per averci dato questa testimonianza viva che vale più di qualunque altro modo di ricordare quei drammatici eventi».
«Ringrazio la senatrice per questa grande opportunità che ha dato a tutti noi di vivere questa occasione, questo momento, con la passione, col dolore, con la considerazione che cerca di spazzare via quella indifferenza che giustamente lei ha voluto sottolineare nel suo intervento. Un’indifferenza aiutata da chi questo tragico destino voleva riservare a coloro che venivano trasportati nei campi di sterminio e che sapevano, che se l’indifferenza fosse crollata, non sarebbero riusciti nel loro intento».
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